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14 settembre 2021: 500 lavoratrici e lavoratori veneti all’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati della Cgil a Milano

Pubblicato il 13 Settembre, 2021

Martedì 14 settembre, in piazza Arco della Pace a Milano, a partire dalle ore 10, si terrà l’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati della Cgil dal titolo: IL DOMANI SI CAMBIA OGGI – per la coesione e la giustizia sociale, contro la precarietà del lavoro.

13.9.2021 – Dal Veneto, per partecipare all’iniziativa, domani all’alba partiranno (in autobus, in treno, con le auto private) circa 500 tra lavoratrici e lavoratori provenienti da tutte le province, in rappresentanza di tutti i settori produttivi e del pubblico impiego. Alcuni di loro interverranno dal palco per raccontare le condizioni di lavoro nelle aziende della nostra Regione.

Chiuderà la manifestazione il segretario generale della Cgil nazionale, Maurizio Landini.

“Anche il nostro territorio – dichiara Christian Ferrari, segretario generale Cgil Veneto – pur in ripresa, è ben lontano dal raggiungere i livelli di produzione e di occupazione precedenti all’esplosione della pandemia. La situazione, in realtà, non era idilliaca neppure allora, considerando la bassa crescita e, soprattutto, la precarietà del lavoro che colpiva, insieme alla disoccupazione, particolarmente le donne e i giovani.

Continua a essere così, e lo confermano i recenti dati Istat, che registrano un aumento del solo lavoro a tempo determinato (+ 8,3% nel secondo trimestre 2021, rispetto al primo), e addirittura un’ulteriore riduzione del lavoro stabile (- 2,2%).

In autunno verranno al pettine tutti i nodi non ancora sciolti: la messa a terra dei fondi del Pnrr, la fine della moratoria dei licenziamenti a ottobre per i settori ancora interessati dal provvedimento (che sono anche quelli più duramente colpiti dalle chiusure degli scorsi mesi), la riforma fiscale, la riforma delle pensioni, solo per fare qualche esempio.

Il mondo del lavoro, in prima linea nella lotta al Covid 19 e nel tenere in piedi le nostre comunità nei momenti più difficili, vuole partecipare a decisioni che condizioneranno il suo futuro e quello dell’intero Paese ed è pronto a mobilitarsi per far valere le sue ragioni. E domani ribadiremo la nostra convinzione: solo rimettendo al centro il lavoro dignitoso e di qualità e ricostruendo un welfare in grado di curare le ferite del nostro tempo, riusciremo a sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla conversione ecologica e dalla transizione digitale, ormai improrogabili, evitando però di far pagare un costo sociale insostenibile a fasce sempre più larghe di popolazione. Da questo dipende non solo la ripartenza dell’economia, ma la stessa tenuta del nostro sistema democratico.

L’appuntamento a Milano è solo la prima tappa di un lungo cammino”.

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