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16 dicembre sciopero generale indetto da Cgil e Uil

Pubblicato il 12 Dicembre, 2021

Il 16 dicembre sarà sciopero generale indetto da Cgil e Uil.
L’intervento della Commissione di garanzia apparef come tentativo strumentale di boicottare lo sciopero, in forza di sciagurate norme restrittive da rivedere: Cgil, Uil, lavoratori e lavoratrici sono chiamati a respingere tale tentativo. Uno sciopero necessario, talmente necessario che andava fatto prima, anziché finire a ridosso di Natale. Si è aspettato per non rompere l’unità sindacale di vertice, pur sapendo dall’inizio che la Cisl non avrebbe mai scioperato. Guai se adesso lo si revocasse, abboccando alle sirene di Draghi e del suo coro filogovernativo e filopadronale.

La stessa unità sindacale può e deve ripartire dal basso, dai luoghi di lavoro, basandosi sulla democrazia delle lavoratrici e dei lavoratori, iscritti e non iscritti ai sindacati, vera garanzia della forza e dell’autonomia dei sindacati stessi da padroni, governi e schieramenti politici.
Lo sciopero deve comunque riuscire al meglio, le ragioni ci sono tutte e anche di più. Il Camping CIG invita a scioperare e a partecipare alle manifestazioni: come abbiamo fatto l’11 ottobre per lo sciopero del sindacalismo di base, stiamo dentro le mobilitazioni, attenti ai contenuti prima che agli schieramenti.

Si tratta di conquistare sicurezza, a fronte delle morti quotidiane sui posti di lavoro. Si tratta di fermare lo strapotere delle multinazionali come JSW e GKN, fermare Draghi e Confindustria, con i quali si torna alla Legge Fornero, con un aumento dell’età pensionabile e pensioni pubbliche da fame; non ci sono fondi per la salute e il servizio sanitario pubblico (i 2 mld previsti sono insufficienti in tempi di pandemia e per giunta vanificati dal taglio dell’IRAP); si rilancia l’Autonomia Differenziata, aggravando differenze in servizi e salario sociale; si aumentano le bollette; dilagano le delocalizzazioni; si adottano provvedimenti antisindacali, quali il licenziamento di Bonardi e Sardi, delegati Usb, Cso Scandicci; si colpisce la libertà di manifestare, strumentalizzando la difesa dal covid.

Lo sciopero del 16 diventi finalmente anche un primo passo per unire le innumerevoli vertenze aziendali in corso per il diritto al lavoro e i diritti nel lavoro, come ci ha ricordato il Collettivo di fabbrica GKN a fine novembre a Piombino, dove si rinvia ancora la due diligence per le acciaierie e la cig sta per scadere. E per essere credibili su questo terreno, i sindacati firmatari dell’accordo del 29 giugno, che apre ponti d’oro ai licenziamenti, devono ritirare tale firma, mentre è in atto una qualche ripresa economica e invece le famiglie a basso reddito sono afflitte dagli aumenti di prezzi e tariffe e il PNRR favorisce soprattutto le imprese. Ecco perché è necessario unificare, generalizzare e dare continuità alle lotte. Il 16 segni dunque l’inizio di un percorso di mobilitazione, non uno sciopero celebrativo una tantum.

Coordinamento Art. 1-Camping CIG

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