Pubblicato il 30 Luglio, 2020
Ricettazione e riciclaggio di 20 chili d’oro, valore un milione e mezzo di euro, e a finire nei guai sono due cittadini tedeschi di origine turca di 51 e 52 anni, fermati dalla polizia stradale al casello Impruneta della A1 Milano Roma.
Gli agenti della pattuglia della Polstrada di Firenze Nord hanno effettuato il sequestri attorno a mezzogiorno. E’ stato durante dei normali controlli quando hanno scoperto un tesoro, ben nascosto, all’interno del station wagon con targa tedesca a bordo dalla quale viaggiavano i due uomini.
Oltre ai 20 chili di lingotti d’oro, gli agenti hanno sequestrato anche mille euro in contanti e materiale per la raffinazione ovvero quasi due chilogrammi tra Rodio e Rutenio.
Ad insospettire gli uomini della Stradale è stato l’atteggiamento dei due turchi. Alla vista della volante, mentre percorrevano la A1 in direzione di Bologna all’altezza di Impruneta, hanno improvvisamente e senza motivo apparente rallentato la velocità di marcia.
E’ stato a questo punto che gli agenti hanno intimato l’alt alla station wagon sospetta e l’hanno fatta accostare nei pressi del vicino casello di Firenze Nord. Quindi hanno iniziato a fare domande ai due tedeschi. Che hanno risposto in maniera confusa e contraddittoria e non solo per le difficoltà di comprensione linguistica. Dapprima hanno detto agli agenti di essere in vacanza, ma questo contrastava con il fatto di avere in macchina una sola valigia, mentre il bagagliaio a vista della station wagon era apparentemente vuoto.
Gli agenti della Polstrada hanno a questo punto approfondito il controllo e nel bagagliaio, al posto della ruota di scorta, hanno rinvenuto una sacca nera molto pesante.
Al suo interno si trovavano 5 lingotti d’oro senza alcuna dicitura o marchiatura, dei quali i due uomini non sono stati in grado di giustificarne il possesso. Dalla perquisizione, il 51enne è stato trovato in possesso del migliaio di euro in contanti.
Inoltre all’interno di due flaconi contenuti in una busta di carta sono stati invece trovati dei cristalli minerali risultati poi essere, anche se manca la conferma delle prove di laboratorio, di Rodio e Rutenio, due materiali usati nelle leghe di Platino e Palladio.
Anche sul possesso di questi cristalli, il cui valore si aggira su 5 volte quello dell’oro, non è stata fornita alcuna spiegazione plausibile.
Da una stima approssimativa il valore complessivo di quanto sequestrato si aggirerebbe intorno al milione e mezzo di euro.
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