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Canepina commemora le vittime del 5 giugno 1944

La commemorazione di Canepina, a cui hanno partecipato i familiari delle vittime e dei sopravvissuti all’episodio bellico, è stata caratterizzata da un’importante novità: due lettere di vicinanza alla comunità canepinese firmate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da Papa Francesco, indirizzate a Riccardo Poli, presidente del Comitato dei familiari delle vittime.

Pubblicato il 7 Giugno, 2020

Come ogni anno, Canepina ha commemorato le vittime del bombardamento aereo che colpì il paese cimino il 5 giugno 1944. Le 115 vittime di quel tragico giorno sono state ricordate con una cerimonia svoltasi nella chiesa collegiata, nel rispetto delle norme di prevenzione dal Covid-19, in quanto a causa del maltempo non è stato possibile tenerla in Piazza 5 Giugno presso il monumento che ricorda l’accaduto.

La commemorazione, a cui hanno partecipato i familiari delle vittime e dei sopravvissuti all’episodio bellico, è stata caratterizzata da un’importante novità: due lettere di vicinanza alla comunità canepinese firmate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da Papa Francesco, indirizzate a Riccardo Poli, presidente del Comitato dei familiari delle vittime. Le parole del capo dello Stato e del pontefice richiamano al valore universale della memoria come salvaguardia e antidoto da violenze e conflitti per le generazioni future.

Ringrazio il presidente Mattarella e Papa Francesco per le profonde parole di vicinanza alla nostra comunità – afferma il sindaco di Canepina, Aldo Maria Moneta – è stato un grande onore ascoltarle, così come ascoltare Riccardo Poli scandire i nomi delle 115 vittime del bombardamento del 5 giugno 1944  ha per me, come per tutti i canepinesi, un effetto devastante. Ogni volta penso di essere in grado di gestire l’emozione, ma in quel frangente ogni certezza viene meno e si ha sempre la sensazione di non aver reso il giusto omaggio a quelle vittime innocenti. Sarà nostro compito fare ancora meglio per trasmettere alle future generazioni il messaggio di pace che si levò quel giorno dalla nostra terra bagnata dal sangue dei nostri cari“.

Il consigliere regionale Enrico Panunzi, presente anche lui alla cerimonia, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di ciò che è stato, soprattutto presso i giovani, e che l’orrore della guerra non torni mai più. Il Comune ha ringraziato il Comitato dei familiari delle vittime, per la puntuale organizzazione e per l’impegno profuso ogni anno nella celebrazione di questa ricorrenza, e il Comitato Festeggiamenti Santa Corona per il supporto fornito.

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