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Uno dei Luoghi del cuore: la Cripta del Duomo di Messina

I luoghi del cuore di Messina: la cripta del Duomo scala la classifica del FAI

Pubblicato il 9 Giugno, 2020

I primi tre siti del Messinese oggi in gara tra i Luoghi del cuore del FAI sono la Cripta del Duomo del capoluogo, che con 1.490 voti è 23° nella classifica generale, la Chiesa e il Convento di San Francesco di Tortorici (87° con 560 voti) e il mosaico ellenistico di San Francesco di Milazzo (102° con 502 voti). E tra le curiosità c’è il fatto che lo Stretto di Messina, pur ricchissimo di fascino, di storia e di transiti, è oggi al 1.798° posto della classifica nazionale mentre ha finora una manciata di voti la (presunta) Tomba di Antonello tra i resti del Convento di Santa Maria del Gesù, un bene ancora in fase di studio e di scavi, che è stata segnalata da qualche giorno, con apposita conferenza in Comune.

Solo la Cripta del Duomo di Messina è vicina, almeno fino a oggi, a quella soglia di 2000 voti che è il gradino più basso per ottenere attenzione e contributi (per dare un’idea, la classifica generale è oggi guidata dal ponte dell’acquedotto di Gravina di Puglia (Bari) con oltre 7000 voti.

Ma c’è ancora tempo – fino al 15 dicembre –per dare il proprio voto e comunque la semplice esperienza di “navigare” tra i Luoghi del cuore è un viaggio straordinario. Schede e gallerie fotografiche accompagnano ogni candidatura e si “rischia” di scoprire pezzi del territorio di cui non si sapeva o di cui si sottovalutava il valore. Soprattutto, segnalazione dopo segnalazione, si compone davanti al lettore una storia collettiva di affetto, memorie, legami. Un gradimento che è allo stesso tempo “sentimentale” e scientifico. Ecco perché val la pena di indagarli, questi primi tre del Messinese.

La Cripta del Duomo di Messina

All’origine la cripta constava di un unico grande vano indifferenziato, retto da numerose colonne che lo attraversavano, in più file parallele in corrispondenza del transetto; altre file suddividevano l’ambiente sotto l’abside maggiore. Sulle colonne si sviluppano le volte che sostengono il pavimento del Duomo. Oggi le colonne, a causa dell’innalzamento del suolo circostante, appaiono “accorciate” e prive di base. Se la storia narra di eventi importanti e di correlate decorazioni a stucco delle volte (a partire dal 1638 quando una confraternita di mercanti e drappieri fondò nella Cripta la Chiesa di S. Maria degli Schiavi), non tanto il terribile terremoto del 1908 (che causò solo il crollo delle crociere nella cappella di destra), quanto la ricostruzione alterarono l’aspetto della chiesa. Oggi la Cripta risente del preoccupante fenomeno dell’innalzamento della falda acquifera, che ne ha provocato l’allagamento, ed è chiusa da tempo sia al culto che ad altre manifestazioni.

Chiesa e convento di San Francesco a Tortorici

La Chiesa di San Francesco o del Convento dei Frati Minori è Monumento Nazionale. Ricostruita nel 1602 nell’attuale sito, recuperando i materiali dalla chiesa già esistente di Santa Maria extra moenia, come rende chiaro il sopraporta (che rappresenta il simbolo delle mani giunte dei francescani) nel quale si legge la data del 1432 e il nome dell’artista che lo scolpì (Gaspar de Ismiriglia). Il bel portale del ‘400 venne completato in epoca successiva e si nota la differenza di stile, Le porte laterali sono del 1686. Il portale laterale prospiciente il giardino è di stile normanno-gotico. Attaccati alla chiesa, il campanile costruito nella stessa epoca e l’orologio meccanico verosimilmente del 1700. In prosieguo si notano i resti dell’ex convento, attivo fino al 1866, e l’ex chiostro di cui residua una sola colonna posta sul muro laterale, frontistante la chiesa.

Il mosaico ellenistico di San Francesco a Milazzo

Il mosaico fu rinvenuto nel 1934, durante i lavori per la realizzazione della palestra annessa alla “Regia Scuola Secondaria di Avviamento al Lavoro”, in una delle sale del piano terra del Convento dei Frati Minimi, adiacente al Santuario e oggi, in parte, sede della Caserma dei Carabinieri. In base alla tecnica di esecuzione, il mosaico è stato datato ad età ellenistico-romana (II secolo a.C.). Molto dibattuta resta l’interpretazione del soggetto, che alcuni leggono come figura femminile nuda che regge uno specchio ovale (Magistri; Arias), altri come ermafrodita che regge un volatile dalle piume variopinte. A seguito di un intervento di pulitura, realizzato nel 2015 con fondi del Rotary Club di Milazzo, sembra possibile riconoscere una coppa nell’oggetto che la figura regge con le mani. Anche per la datazione vi sono proposte alternative.

Con i Luoghi del cuore progetti e contributi

Ancora molti mesi ci distanziano dalla conclusione della “gara” tra i Luoghi del cuore, alla quale si può partecipare anche via web. Peraltro, il numero dei voti non è ininfluente. Il FAI si impegna infatti a intervenire su alcuni dei luoghi più votati, attivandosi per sostenere sul territorio azioni di recupero, tutela e valorizzazione, anche attraverso la possibile erogazione di contributi.

Per i primi tre luoghi del cuore della classifica ufficiale nazionale (che sarà resa nota entro il 21 marzo del prossimo anno) saranno erogati (solo a enti senza scopo di lucro e ad enti pubblici e sulla base di specifiche azioni progettate) rispettivamente 50 mila, 40 mila e 30 mila euro. Altro contributo di 5.000 euro è previsto (sempre su azione specifica) per tutti i luoghi con più di 50.000 voti mentre il luogo che avrà raccolto più voti via web, a esclusione dei primi tre classificati e dei vincitori delle classifiche speciali, sarà oggetto, a seconda delle sue caratteristiche, di un video promozionale o story telling realizzato a cura del FAI. Non è tutto. Per tutti i luoghi che avranno raccolto più di 2.000 voti verrà fornito, su richiesta, il layout di  una  targa commemorativa  della  partecipazione  al  censimento da  poter  apporre  presso  il  Bene  come  segno  della mobilitazione pubblica in suo favore. La Fondazione, dopo la pubblicazione dei risultati, lancerà il “Bando I Luoghi del Cuore” per la selezione degli interventi, in base al quale i proprietari, i concessionari, gli affidatari o i portatori di interesse dei Luoghi del Cuore che hanno ricevuto almeno 2.000 voti secondo la classifica ufficiale, potranno presentare al FAI una richiesta di intervento sulla base di specifici progetti di azione.

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