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Quanto costa il mercato della contraffazione. Lo dice l’EUIPO

Bilancio allarmante per 11 settori merceologici che vanno dai cosmetici ai generi alimentari: la media europea si attesta il 7,4%, mentre in Italia si ha un dato nettamente superiore con il 10% del valore del volume delle vendite.

Pubblicato il 10 Giugno, 2020

Solo nell’Ue il mercato del falso fa perdere 15 miliardi in mancate entrate.

L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (sigla in inglese EUIPO) ha preso in analisi 11 settori merceologici che vanno dai cosmetici ai generi alimentari, e ha tracciato un bilancio allarmante: la media europea si attesta il 7,4%, mentre in Italia si ha un dato nettamente superiore con il 10% del valore del volume delle vendite.

Il danno è duplice, da una parte i prodotti contraffatti sottraggono alle imprese vendite legittime e privano i governi di entrate più che necessarie, dall’altra ci sono ovviamente i rischi per la salute e la sicurezza degli utilizzatori

Il settore con con l’incremento più significativo di prodotti contraffatti è quello della cosmesi e della cura personale, infatti sono aumentate di oltre 2,5 miliardi di euro dall’ultima analisi pubblicata dall’EUIPO nel 2019.

Sono Cina, Hong Kong e Emirati Arabi il paesi da cui arrivano più prodotti contraffatti in assoluto. Nel complesso, secondo l’analisi, il falso costa 174 euro a cittadino italiano ogni anno, una cifra derivata dalla considerazione che i produttori legittimi producono meno di quanto avrebbero fatto in assenza di contraffazione, offrendo quindi meno lavoro. Sulla base di questo dato, l’analisi stima che in tutta l’Ue, negli 11 settori indicati, le perdite dirette arrivino a 468 mila posti di lavoro.

Il direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau spiega che “per fare completamente fronte a questa situazione è necessaria un’azione internazionale concertata a tutti i livelli.”

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