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San Severo, un’ostetrica e un’infermiera per 60 mila abitanti: le famiglie denunciano

Pubblicato il 15 Giugno, 2020

Un’infermiera e un’ostetrica per un bacino di 60mila abitanti. E’ quanto accade a San Severo, in provincia di Foggia, dove l’unico consultorio familiare cittadino lavora in perenne riduzione di organico, mettendo a serio rischio l’offerta di servizi alla cittadinanza.

Parliamo di accompagnamento al parto, diagnosi prenatale, punto nascita. Parliamo di prevenzione tumori della sfera genitale, pianificazione familiare, contraccezione, educazione sessuale, prevenzione interruzioni volontarie di gravidanza, applicazione della legge 194. E poi parliamo di Pap Test, monitoraggio gravidanza e cura della maternità. E per finire parliamo di quelle delicatissime attività legate alle adozioni, agli affidi, alle riconciliazioni familiari, svolte in collaborazione con il Tribunale dei Minori.

La struttura di via Don Aldo Prato che da anni si prende cura dei bisogni delle famiglie del territorio è in affanno. Lo denunciano le famiglie del territorio, che hanno promosso una raccolta firme per chiedere alle istituzioni locali – dal presidente della Regione al direttore generale della Asl di Foggia, dal sindaco di San Severo al Procuratore Generale della Repubblica di Foggia – di “restituire miglior dignità ad un servizio destinato principalmente alle donne e ai minori”, scrivono.

Il consultorio opera oggi per 18 ore settimanali disponendo infatti di una sola ostetrica e di una sola infermiera, entrambe in regime part time, mentre l’altra ostetrica e la psicologa sono andate in pensione e mai sostituite, e una seconda infermiera e l’assistente sociale sono in malattia, scrivono gli utenti. Che denunciano quindi le tante criticità cui questa carenza ormai stabile di organico conduce. La difficoltà nel seguire le pazienti, i ritardi negli interventi, l’aggravamento di situazioni già critiche all’interno dei nuclei economicamente più fragili. Tutti problemi che si sono acuiti da due anni a questa parte, ossia da quando è stato chiuso anche il Servizio di ambulatorio ginecologico ospedaliero, sempre per carenza di risorse umane.

La questione era già stata sollevata lo scorso anno dal Consiglio Comunale di San Severo, ma i dirigenti della Asl di Foggia si sono rivelati “a tutti i livelli, sordi alle richieste di potenziamento del Servizio”, abbandonando di fatto l’intera città nelle mani pur amorevoli di due sole persone, scrivono le famiglie sulla loro nota. Facendo incidentalmente rilevare che le leggi prevedono l’attivazione di un consultorio familiare ogni 20mila abitanti, mentre San Severo – con i suoi 60mila – ne possiede uno solo.

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