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Centro storico e centro commerciale: creare interazioni tra i giovani
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Centro storico e centro commerciale: creare interazioni tra i giovani

Pubblicato il 16 Giugno, 2020

Centro storico e centro commerciale: sono due realtà antitetiche? Dal 2009 a oggi, L’Aquila ha affrontato i danni che il terremoto ha determinato: i luoghi di ritrovo si sono ricreati in periferia e la popolazione giovanile suole incontrarsi in agglomerati di negozi, perdendo di identità e ponendo al primo posto le logiche del consumo.

Centro storico e centro commerciale: L’Aquila non ha più forma

La logica del piccolo commercio, del negozio caratteristico, del rapporto interpersonale con il piccolo commerciante, viene meno in nome dei grandi numeri e dell’acquisto di massa. E’ necessario creare interazione tra i giovani in modo ordinato, non seguendo soltanto regole che riguardano la produttività. Antichi luoghi di ritrovo in centro, quasi dimenticati, attendono la popolazione degli adolescenti. Quando si tratta di creare armonia tra più individui, lo sport di squadra può costituire del resto un aspetto rilevante: anche ora, che il contatto diretto è impedito dal necessario distanziamento.

Centro storico e centro commerciale: un dialogo a più voci

Ieri sera alle ore 21, sulla piattaforma Jitsi Meet, ha avuto luogo il dialogo a più voci “L’Aquila e L’Abruzzo, proposte e prospettive per il futuro”, promosso da Sinistra italiana. C’erano Stefania Pezzopane, deputata del Partito democratico, e Celso Cioni, presidente di Confcommercio Abruzzo. Ha moderato Nello Avellani, giornalista. Ha introdotto l’evento Pierluigi Iannarelli, Segretario Circolo Sinistra Italiana di L’Aquila. Queste le sue parole: “Abbiamo fatto il punto sulle condizioni di L’Aquila e del commercio, posto che da tre anni la città è governata dalla destra e da un anno si protrae l’azione dei nostri avversari politici a livello regionale. Si è parlato di quanto avverrà giovedì 18 giugno: il Consiglio Comunale si cimenterà con l’approvazione definitiva della Delibera di giunta, che autorizzerà la variazione di destinazione d’uso di alcuni terreni che si trovano in località Centi Colella. Si tratta, appunto, di creare un nuovo centro commerciale. L’obiettivo invece, secondo noi, è ridare valore al Centro storico: è necessario contrastare la dispersione e creare un contraltare alle logiche della grande distribuzione”.

Pierluigi Iannarelli

Centro storico e centro commerciale: lo sport è un collante sociale

Bisogna avere a cuore l’avvenire dei giovani: nell’ambito di una ricostruzione discontinua, la loro socialità è molto diversa da quella dei loro padri. Il dialogo passa per lo sport di squadra. Gianni Padovani, presidente dell’Associazione Italiana Cultura e Sport (Aics) della provincia dell’Aquila, con un luminoso passato da calciatore, ha affermato: “Oggi lo Sport deve essere la molla per la ricostruzione dei sentimenti delle persone, per il rilancio del tessuto sociale. Oggi lo Sport, quello fatto nei territori, è un fenomeno sociale ed economico di primaria importanza, risultando in assoluto lo strumento migliore per educare, formare, favorire l’integrazione e la solidarietà, in grado di guardare con attenzione i più giovani e rivolgersi all’età matura. Lo Sport dovrà essere un collante sociale da cui ricominciare. Bisogna iniziare a concepirlo come una cosa seria e non come un passatempo. Lo sport come luogo d’incontro urbano e pertanto di cura delle relazioni. Guardare ad un nuovo ruolo delle politiche sportive, al pari delle politiche culturali. Lo Sport è cultura e diffondere la cultura dello Sport significa impegnarsi quotidianamente, perché esso sia una priorità e sia supportato nelle scuole, nelle frazioni, nei quartieri, al fine di svolgere veramente una funzione sociale. Ci serve un cambio di mentalità e sono necessarie scelte coraggiose attraverso politiche sportive, che guardano al futuro e all’Europa. La strategia europea 2020 in materia di crescita e occupazione, riconosce che lo Sport migliora l’occupabilità e promuove l’inclusione. Ritengo che uno dei grandi protagonisti di questo percorso debba essere l’Ente Locale. Ci vuole un impegno del Comune nel promuovere lo Sport come asset fondamentale, per lo sviluppo dell’immagine della città e per il miglioramento della vita dei suoi cittadini. E’ necessario farlo con politiche fondate su elementi concreti e non entusiasmanti proclami. Iniziando con un Piano strategico per lo Sport. Un Piano per lo Sport della città attraverso un percorso che deve essere ‘guidato’ dal Comune, per supportare le azioni di pianificazione strategiche e l’adozione di decisioni nel settore dello sport alla luce di una conoscenza puntuale e di un continuo confronto”.

Gianni Padovani

Centro storico e centro commerciale: sport come veicolo di marketing urbano

E ancora: “Consultazione dei cittadini, associazioni, enti di promozione sportiva, scuole e imprese del territorio e valutazioni di fabbisogni sono la priorità da cui far discendere le linee di indirizzo della politica sportiva della città per fare dello sport una forte opportunità di crescita sociale e sviluppo economico per la città. Lo sport come veicolo di marketing urbano, con l’individuazione di percorsi di valorizzazione in logica sinergia con il turismo per favorire attrazione di investimenti e sviluppo economico. Un Piano Strategico perché lo Sport è veicolo di inclusione sociale, è miglioramento della salute della qualità della vita, è benessere di comunità, è fattore di promozione territoriale, è sviluppo. Per raggiungere gli obiettivi connessi allo sviluppo attraverso lo Sport della comunità locale e alla valorizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale mediante il coinvolgimento dei corpi intermedi (Enti, Associazioni, Scuole, Imprese, etc) contrapponendo all’idea di una cittadinanza di mera ‘fruizione’, una cittadinanza di ‘partecipazione e di azione’, in cui è valorizzata la ‘creatività’ e la propositività dei singoli e delle formazioni sociali. Dove è davvero il mondo dello sport ad individuare direttamente, e non solo mediante organi consultivi, le linee della politica sportiva comunale. Gli enti pubblici territoriali, le aziende ed enti finanziatori, gli enti di promozione sportiva, il Coni, le associazioni, gli istituti scolastici, i singoli cittadini vengono chiamati a condividere i processi decisionali mediante la presenza di loro rappresentanti. Un coinvolgimento degli attori principali, per la realizzazione di politiche sportive e turistiche”.

Centro storico e centro commerciale: ruolo del turismo

Si crea aggregazione grazie alle strutture ricettive, aprendosi al mondo. E’ importante che i bei luoghi d’Abruzzo, ferme restando le restrizioni da lockdown, si aprano ad accogliere viaggiatori appassionati. Alfonso D’Alfonso, operatore turistico, si è espresso in questo modo: “Bisogna riflettere sul ruolo che riguarda lo sviluppo del turismo, per la crescita del territorio: così si crea nuova linfa e si determina l’aggregazione a più livelli, creando interesse in coloro che ci fanno visita. La qualità dell’offerta è già alta, ma può essere migliorata. L’attività del singolo da sola non basta: bisogna fare perno sui servizi e potenziarli il più possibile, perché il turista trovi nel territorio un’opportunità di benessere, svago, cultura”.

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