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Reggio Calabria in una foto di Attilio Morabito dalla pagina Fb del sindaco Falcomatà.

Rifiuti, Falcomatà invoca l’esercito per l’emergenza sanitaria

Pubblicato il 16 Giugno, 2020

Rifiuti: Reggio Calabria è sotto assedio a causa di circa 4mila tonnellate spazzatura, tra roghi in strada e polemiche, e il sindaco Giuseppe Falcomatà invoca l’esercito. Nella sua diretta Facebook, Falcomatà auspica l’unità tra forze responsabili e comunica ai cittadini la richiesta al prefetto in seguito a un vertice: “C’è in atto una drammatica emergenza sanitaria, un’emergenza a orologeria. Qui a Reggio si sta consumando una drammatica e vergognosa campagna elettorale e politica. Dobbiamo sentire la vicinanza dello Stato. A Napoli, nel 2010, per 1.500 tonnellate di rifiuti, il governo mandò l’esercito. Qui la situazione è decisamente peggiore. Agli speculatori politici e agli sciacalli senza arte né parte dico questo: ammazzate me ma lasciate sopravvivere la città. Non oso immaginare quello che ancora potrà succedere nei prossimi mesi”, sottolinea il sindaco con preoccupazione e spirito polemico.

Falcomatà tiene a mettere in evidenza le cause della crisi, “con la chiusura delle discariche da 45 giorni , da parte della Regione Calabria, e nessun ritorno alla situazione normale una volta che si è ripartiti a fine maggio, in seguito a un’odinanza. I conferimenti non sono mai ripresi nella situazione ordinaria precedente. Tutti i Comuni della Città Metropolitana sono in quest’emergenza”, spiega il sindaco. L’inchiesta Helios, con al centro l’indagine su Avr, la società che si occupa di rifiuti a Reggio Calabria e in altre regioni, e le tensioni Comune-Regione rendono ancora più acuta la crisi politica.

Sui rifiuti si gioca il futuro di Reggio Calabria.

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