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De Luca risponde a Salvini

Duro affondo di De Luca dopo le polemiche sulla festa dei napoletani

De Luca risponde a Salvini: «Tre volte somaro, ha la faccia come il fondoschiena»

Pubblicato il 19 Giugno, 2020

La risposta di De Luca a Salvini, per le critiche ai festeggiamenti a Napoli, non si è fatta attendere. Ed è stata lunga e molto dura. Il governatore De Luca ha definito il leader della Lega: «Un cafone politico tre volte somaro” per aver strumentalmente usato la questione della festa dei tifosi del Napoli. «Una polemica dove emerge sciacallaggio e perfino razzismo nei confronti di Napoli, della Campania e del sl sud che pare difficile estirpare». Nell’abituale conferenza su Facebook del venerdì De Luca sottolinea che “sarebbe successo ovunque” e ricorda che a Torino per una partita di calcio della Juve «ci sono stati morti e feriti in piazza. A Milano, se avesse vinto l’Inter, si sarebbe scatenata l’ira di Dio. Senza nessuna vittoria ci sono stati assembramenti ai Navigli e abbiamo visto immagini di movida scapigliata in Veneto, ma nessuno ha chiesto al presidente della regione cosa ne pensasse». 

“Tutti quelli che hanno buon senso – sottolinea il governatore – sanno che sarebbe successo dovunque per una vittoria sportiva significativa, ma siccome è capitato a Napoli, il cafone ha ritenuto di fare dei commenti. Io credo che quel cafone politico abbia dimostrato di essere davvero tre volte somaro, non una volta sola». 

«Tre volte somaro» e De Luca spiega

Tre volte somaro, secondo De Luca, perché: «Primo: perché, se uno organizza il 2 giugno a Roma una manifestazione insieme con la Vispa Teresa in violazione di tutte le norme anti-assembramento, e non è un giovane tifoso  ma un esponente politico e segretario di partito, e poi si permette di aprire bocca, vuol dire che questo esponente politico ha la faccia come il suo fondo schiena.

Secondo motivo di “ciucciaria”, come direbbe Eduardo: si fa un assembramento notturno e l’equino domanda al Presidente della Regione: “Che dici?”, è giusto il caso di ricordare a questo somaro che l’obbligo di far rispettare le norme nazionali riguarda il Ministero dell’Interno e il prefetto. Il Presidente della Regione non c’entra niente.

Infine, se avessimo applicato gli stessi criteri di strumentalità con una regione, la Lombardia, che ha 20 volte i contagi e 40 volte i morti della Campania, avremmo scatenato una campagna di attacco e sciacallaggio senza precedenti. Ma noi, diversamente dal Neanderthal, siamo persone civili e ribadiamo la nostra solidarietà a persone che hanno sofferto situazioni inimmaginabili».

La replica, «Razzismo? De Luca ha chiuso gli ospedali e costringe i campani a farsi curare al nord»

Insomma, un attacco frontale quello di De Luca ed anche la replica non si è fatta attendere. Salvini risponde al Governatore della Campania attraverso l’emittente 7Gold: «Invece di insultare me o di mancare di rispetto perfino ai morti per virus, il signor De Luca riapra i troppi ospedali che ha chiuso in questi anni, i cittadini lo pagano per questo», ed aggiunge, «L’unico razzismo che emerge è quello del signor De Luca nei confronti dei suoi cittadini, che a decine di migliaia ogni anno sono costretti ad andare a farsi curare e operare in ospedali di altre Regioni (14.000 solo in Lombardia nel 2019), pagando di tasca propria l’incapacita’ di chi governa». 

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