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BERLIN - MAY 9: Kostas Kosmas, 34, and his wife Annette Wassermann, 34, have dinner at home with their 16 month and 3 year old sons after work May 9, 2006 in Berlin, Germany. Wassermann and Kosmas, who both have day jobs, share responsibilities in bringing up their two sons. German politicians are currently wrangling over details in family and social policy reforms and are also seeking to reverse the country's declining birth rate, which is among the lowest in all of Europe. (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

Assegno universale per i figli: come funzionano le nuove misure del Family Act

Contestualmente agli aiuti ad aziende, in seguito alla crisi innescata dalla pandemia Covid-19, il governo sta per varare delle misure a sostegno della famiglia su cui ha lavorato in primis la ministra Bonetti.

Pubblicato il 22 Giugno, 2020

Contestualmente agli aiuti ad aziende, in seguito alla crisi innescata dalla pandemia Covid-19, il governo sta per varare delle misure a sostegno della famiglia su cui ha lavorato in primis la ministra Bonetti.

“Per quanto riguarda l’assegno, vista la situazione di emergenza, abbiamo deciso di accelerare: già da ieri inserendoci nel percorso parlamentare avviato nel ddl a prima firma Delrio, abbiamo iniziato a dare i pareri in commissione per arrivare a dare parere favorevole a quel pezzo del Family Act entro luglio; in autunno avremo i decreti attuativi, e ricordo che era già stato stanziato un fondo contenitore, attivo da gennaio 2021. Auspico che dal prossimo anno questa misura possa vedere concretamente forma“, così parla la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.

Come si potrà usufruire a questo assegno?

L’assegno verrà corrisposto a tutte le famiglie dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età di ciascun figlio. Ne potranno usufruire tutti indipendentemente dal reddito, perciò questo assegno viene definito universale, ma sarà più corposo per chi ha maggiori necessità. Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno subirà una maggiorazione del 20%, così anche nel caso di figlia o figlio disabile per il quale non sussistono limiti di età per quanto riguarda la percezione della somma.

Altri interventi del provvedimento

Il provvedimento stabilisce un congedo per padri lavoratori che passerà a dieci giorni, in adeguamento alle normative europee, mentre attualmente la legge istituisce un congedo obbligatorio (un giorno) e un congedo facoltativo, alternativo al congedo di maternità della madre (due giorni), fruibili dal padre, lavoratore dipendente, anche adottivo e affidatario, entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio.

Per quanto riguarda il congedo parentale c’è sostanzialmente un un riordino della legge in base al quale non sarà più possibile scegliere di far utilizzare l’intero congedo a uno solo dei due genitori. Prevede inoltre un periodo di congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio e che il diritto al congedo sia concesso a prescindere dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore; previsto un permesso retribuito, di almeno 5 ore nell’arco di un anno scolastico per i colloqui con i professori dei figli; prevista l’introduzione di modalità flessibili nella gestione di congedi, compatibilmente con le esigenze del datore di lavoro e nell’ambito della relativa competenza, con le forme stabilite dalla contrattazione collettiva applicata al settore.

Inoltre si introducono incentivi al lavoro femminile con l’indennità integrativa del 30% della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall’Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio; la deducibilità delle spese per le baby-sitter tenendo conto dell’Isee; retribuzione percepita nei giorni di astensione lavorativa nel caso di malattia del figlio; forme incentivanti per i datori di lavoro che stabiliscono modalità di lavoro flessibile; una quota del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per l’avvio delle nuove imprese start up femminili e l’accompagnamento per i primi due anni.

Inoltre nel campo dell’istruzione e dell’autonomia dei figli si prevedono delle detrazioni fiscali per le spese sostenute per l’acquisto di libri universitari per ogni figlio maggiorenne a carico, iscritto all’università, che non goda di altre forme di sostegno per l’acquisto di testi universitari; il sostegno alle famiglie, mediante detrazioni fiscali delle spese relative al contratto di affitto di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti ad un corso universitario; il sostegno alle giovani coppie, composte da entrambi i soggetti di età non superiore a 35 anni, mediante agevolazioni fiscali, per l’affitto della prima casa.

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