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Scuola: boom di iscrizioni ma mancano classi e professori

Pubblicato il 24 Giugno, 2020

Nell’anno 2020/21 nella provincia di Prato gli iscritti al liceo classico saranno 441, alle magistrali saranno 1096. Le adesioni allo scientifico sono 3982, quelle ai corsi commerciali e turistici si attestano a 1388. Gli istituti professionali con corsi in industria e artigianato contano 858 alunni, mentre l’istituto d’arte 683 iscrizioni. All’istituto per geometri gli iscritti sono 285. Duemila le adesioni agli istituti tecnico commerciali e 2215 sono quelle ai corsi per tecnico industriale.

Questi i numeri che attestano un boom di iscrizioni negli istituti scolastici di Prato e porteranno all’allestimento da parte del ministero di 562 classi quindi 22 in più rispetto all’anno passato, ma restano comunque delle cifre che non favoriscono certo il distanziamento sociale previsto nell’era Covid. Facendo un breve calcolo, considerando anche le classi che sprariscono, come una prima classe al Gramsci Keynes, ad esempio, al classico Cicognini sparisce una quarta e così anche al Marconi e al Livi viene fuori una media di 23 studenti per classe. E si preoccupano genitori, professori e presidi.

Il dirigente scolastico Stefano Pollini dichiara che in qualche istituto si arriverà anche a 27/28 alunni . Si sono presi provvedimenti infatti il corpo docenti è aumentato. Dai 968 professori del 2019 si è passati a 1028. Pollini tuttavia ammette che nonostante i nuovi arrivi mancano sempre una quarantina di docenti.
I genitori sono allarmanti e pronti a ricorrere al Tar, come hanno ventilato le famiglie dei ragazzi della III C del liceo Cicognini , perché non vogliono che i figli facciano lezione in una classe pollaio. Lo scorso anno al cicognini c’erano tre terze per 56 alunni, il prossimo anno viene eliminata una terza e quindi saranno predisposte due sezione da 28 ragazzi ciascuna. Ci si chiede come sarà possibile mantenere la distanza di sicurezza.
Il dirigente scolastico del liceo Cicognini Mario Di Carlo fa sapere che gli organici vengono decisi dal ministero e non dal liceo a cui non resta che conformarsi a tali decisioni.

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