I coltivatori, un gruppo di attivi pensionati, chiedono protezione e misure concrete da parte del comune perché i furti del loro duro lavoro finiscano una volta per tutte. Hanno avuto la concessione dal comune tramite bando e con affitto calmierato, pagano 60 euro l’anno, trenta per uso dell’acqua e 30 per l’assicurazione, e si danno da fare con passione e impegno orgogliosi dei doni del loro fazzoletto di terra (zucchini, basilico, pomodori e ancor di più) che purtroppo da tempo non fanno in tempo a godersi perché rubati da ignoti.
Vengono portati via anche gli attrezzi usati per coltivare e distrutte le reti di recinzione e adesso gli amareggiati coltivatori chiedono che sia fatto qualcosa . E’ in corso una raccolta firme, i 39 assegnatari rinunceranno alla concessione se non avranno un riscontro dal comune. Chiedono che gli orti siano illuminati nelle ore notturne, controlli e telecamere di sicurezza e un rafforzamento con un’innalzamento della recinzione esterna perché il cancello con lucchetto che delimita l’area, funziona veramente molto poco.
Quei 60 euro l’anno li spendono volentieri perché l’orto è un modo per tenersi impegnati, avere prodotti freschi e risparmiare sulla spesa, ma a questi condizioni per forse non ne vale più la pena.
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