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Ance Benevento presidente

Ance Benevento: usare fondi Cdp per sviluppo del territorio

Il presidente dell’Ance Benevento spinge per sfruttare i fondi Cassa Depositi e Prestiti per aiutare il territorio.

Pubblicato il 25 Giugno, 2020

Grazie all’art. 115 istituito dal Decreto Rilancio è stato istituito un fondo da poter utilizzare tramite la Cassa Depositi e Prestiti ed assicurare così liquidità per i pagamenti alla Pubblica Amministrazione. E, secondo il presidente dell’Ance Benevento, si tratta di uno strumento molto utile per poter aumentare le risorse delle aziende.

Dal 15 giugno abbiamo uno strumento in più per drenare risorse nelle casse delle aziende. Si tratta del Fondo Istituito presso Cassa Depositi e Prestiti con il Dl Rilancio che offre la possibilità a tutti gli enti locali di chiedere delle anticipazioni su debiti certi liquidi ed esigili. Anche se lo strumento era già stato introdotto in precedenza con varie riformulazioni di cui l’ultima con la legge di Bilancio 2020, siamo di fronte certamente ad una versione più favorevole e di più ampio respiro. Le anticipazioni potranno avere durata minima di 3 anni e massima di 30 anni, e l’Ente richiedente dovrà rimborsare le anticipazioni a rate costanti e con un tasso di interessi molto contenuto ed al di sotto di quello ordinariamente previsti dal sistema bancario.” sono state le parole del presidente dell’Ance Benevento Mario Ferraro.

Ha poi aggiunto che: “Insomma ci sono tutti presupposti affinchè le pubbliche amministrazioni possano far entrare liquidità nelle proprie casse. Al riguardo abbiamo inviato una nota a tutti gli Enti Locali per chiarire gli estremi della normative e sollecitare il ricorso alla misura. Siamo convinti che si possa aprire una stagione che vede Amministrazioni e imprese collaborare in maniera sempre più serrata per favorire lo sviluppo economico del territorio“.

Anche Benevento: i fondi disponibili grazie al Decreto Rilancio

Il fondo messo a disposizione dal nuovo decreto dispone di un totale di ben 12 miliardi di euro. Somma che verrà però suddivisa in 6,5 agli Enti Locali, 1,5 alle Regioni e province Autonome e, infine, 4 miliardi saranno destinati agli Enti Locali, alle Regioni, e Province Autonome per assicurare la liquidità per assolvere i debiti del servizio sanitario.

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