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APICOLTURA: 230 MILA EURO DI CONTRIBUTI REGIONALI

Per l’apicoltura veneta la Regione Veneto mette a disposizione 230 mila euro di contributi, in conto investimenti.

Pubblicato il 25 Giugno, 2020

Per gli apicoltori veneti che migliorano i propri alveari, acquistano arnie e api regine, e migliorano gli impianti di smielatura e lavorazione la Regione Veneto mette a disposizione 230 mila euro di contributi, in conto investimenti. E’ inoltre attiva la convenzione regionale con l’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie per migliorare tecniche e strumenti dell’apicoltura e dare la migliore assistenza tecnica ai nostri apicoltori

Ne dà notizia l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, illustrando il provvedimento di Giunta – ora in attesa del parere della competente commissione consiliare – che apre i bandi dei contributi 2020 previsti dalla legge veneta 23/1994 per lo sviluppo e la valorizzazione dell’apicoltura.

“Non appena la delibera supererà l’esame della commissione, apriremo i bandi – anticipa l’assessore – Saranno ammesse domande di contributo per l’acquisto di arnie, api regine e famiglie, l’acquisto e/o la ristrutturazione di ambienti per sale di smielatura, sia private che collettive, per i macchinari per le operazioni di smielatura e di lavorazione della cera, per il materiale per esercitare il nomadismo. Ne potranno beneficiare sia gli apicoltori singoli sia le loro associazioni. Nei punteggi di assegnazione dei contributi saranno privilegiati i giovani apicoltori e gli alveari di montagna. Questo intervento rappresenta un aiuto concreto ad un settore di nicchia dell’imprenditoria agricola che conta in Veneto circa 75 mila alveari e una produzione di circa 1.500 tonnellate di miele, e che rappresenta un prezioso indicatore biologico a presidio dell’ecosistema”.

A gestire le domande di contributo e l’erogazione dei fondi sarà Avepa, l’organismo per i pagamenti in agricoltura.

“I contributi in conto capitale per investimenti – aggiunge Pan – si aggiungono al Programma di aiuti al settore dell’apicoltura previsto dal Programma di sviluppo rurale, relativamente alle spese sostenute negli alveari a partire del 1° agosto scorso, e i cui bandi sono stati prorogati al 30 giugno per agevolare gli apicoltori rispetto alle misure di contenimento imposte dall’emergenza Covid”.

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