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“Caso” rifiuti a Messina tra progetti, polemiche e processi

Pubblicato il 25 Giugno, 2020

È vera polemica per un post della Messinaservizi Bene Comune che nella pagina ufficiale di Facebook segnalava (a proposito di una grande mole di rifiuti abbandonati in strada da una ditta di lavori edili):  “Qui nessuno vede niente, nessuno sente niente, nessuno dice niente. Un vecchio detto che rappresenta alcuni comportamenti poco edificanti. Ed è riprovevole che ancora oggi nel 2020 questi atteggiamenti omertosi si ripetano nella nostra società. Quanto accaduto oggi, nei pressi di via Gagini, è difatti davvero incredibile e rivela purtroppo il comportamento incivile di una ditta che stava facendo dei lavori nell’ abitazione di alcuni cittadini. La ditta prima ha messo in strada in modo abusivo un grande cassone dove hanno scaricato materiale edile e rifiuti di ogni tipo; poi non contenti gli operai hanno portato via il cassone gettando a terra tutti i rifiuti. Gli operatori di Messinaservizi poi sono stati costretti a perdere una mattinata di lavoro a pulire tutto. Ma quello che stupisce, oltre all’azione di questa ditta, per la quale la polizia municipale ha già avviato un’inchiesta, è il comportamento dei residenti nei palazzi limitrofi che affermano appunto di non aver visto e sentito niente. Facciamo un appello ai cittadini che abitano nelle vicinanze affinché dicano chi ha fatto tutto questo, magari venendo da noi a Messinaservizi Bene Comune. Diceva Oriana Fallaci “Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre”.

I commenti dei cittadini sui social

I cittadini hanno prontamente commentato (79 commenti al momento in cui si scrive). C’è chi racconta di avere denunciato casi simili e di aver fatto numerose segnalazioni alla stessa Messinaservizi senza ottenere riscontro. C’è chi sottolinea come incitare i cittadini a fare i “controllori” sia sbagliato, visto che ci sono professionisti “pagati per farlo”. C’è chi replica offeso all’accusa di “comportamenti omertosi” e chi rimanda al mittente la critica raccontando di un servizio di pulizia della città inadeguato e insufficiente. E c’è chi si scaglia contro gli incivili che buttano rifiuti per strada, anche quelli edili, anche gli ingombranti, e che, con queste condotte, rendono impossibile tenere pulite strade e piazze.

Rifiuti ed erbacce: le segnalazioni dei quartieri

Certo è che da tempi immemorabili il servizio di nettezza urbana è al centro – bene o male – del dibattito. Dalle chiacchiere da bar agli svergognamenti sui social fino, ovviamente, alle politiche amministrative.

In questi giorni, anzi in queste notti, Messinaservizi ha cominciato la disinfestazione. È stato trattato il centro e poi si è passati alla zona nord. Anche su questo intervento qui e là si leggono critiche. Una su tutte; sarebbe stato meglio eliminare le erbacce prima di disinfestare. E a prescindere dalla disinfestazione, il “caso erbacce” è stato sollevato anche dal consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo il quale ha verificato le segnalazioni dei cittadini che aveva ricevuto, è andato a Spartà (sul litorale nord di Messina, verso Palermo) all’ex plesso Guardia finanza e alla scuola. “Gli immobili abbandonati – scrive in una nota il consigliere – determinano il proliferare di vegetazione spontanea, rovi, sterpaglie secche, arbusti ed erbacce di vario tipo di notevoli dimensioni, la struttura dell’ex Guardia di finanza è letteralmente invasa  da erbacce ed hanno invaso tutto il plesso”. Per questo, il consigliere comunale chiede l’intervento urgente del sindaco e di Messinaservizi per predisporre” urgenti servizi di scerbatura tesi a tutelare l’incolumità di tutti”.

Rifiuti a Maregrosso: rinvio a giudizio per l’ex sindaco e altri 11

È recente l’intervento straordinario a Maregrosso, tratto di litorale a sud (dal centro verso Catania) che potrebbe essere incantevole ma che, invece, è rimasto in uno stato di degrado estremo per anni. Potrebbe essere il classico lungomare panoramico praticamente nel cuore della città, ma Maregrosso ha avuto tutt’altro destino. Capannoni e varie costruzioni l’hanno invaso. E i rifiuti l’hanno fatta da padroni. L’anno scorso è stata sequestrata un’aera demaniale marittima e sono stati iscritti al registro degli indagati esponenti della precedente Giunta cittadina, E qualche giorno fa la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco Renato Accorinti e altre 11 persone, tra ex assessori comunali, dirigenti comunali e regionali e il titolare di una ditta. Appuntamento il 18 settembre in aula. Sul tavolo l’ipotesi di omessa bonifica dell’area.

Quest’anno, l’attuale Giunta, sindaco Cateno De Luca, ha appaltato i lavori di bonifica dopo un lungo iter avviato ad agosto 2019 (la Giunta De Luca ha ottenuto il dissequestro dell’area per poter svolgere il servizio di pulizia e ha poi svolto le gare relative, una per l’eliminazione dei rifiuti e un’altra per la creazione di barriere che impediscano la “rinascita” delle discariche abusive).

Denunce e multe: la questione rifiuti non si smorza

Ma basta leggere le cronache cittadine per capire che la questione rifiuti è tutt’altro che risolta. A fine aprile c’è stato un boom di multe per “errato conferimento rispetto al calendario della raccolta differenziata”. A fine maggio c’è stata l’operazione di scerbatura e disinfestazione di ville e spazi urbani, per porre rimedio alla diminuzione degli interventi registrata durante il lockdown. A fine maggio la polizia municipale ha colto in flagrante un camionista che scaricava inerti nel Torrente San Filippo. Eccetera eccetera.

Centri di raccolta rifiuti: i progetti finanziati dalla Regione

Nel frattempo sono 87 i progetti al vaglio della Regione per i centri di raccolta rifiuti e per un importo complessivo di 21,4 milioni di euro a valere sul Po Fesr 2014-2020. Per l’area metropolitana di Messina si tratta di una decina di diversi progetti di nuovi centri di raccolta rifiuti presentati dai Comuni (Basicò, Mazzarrà, Sant’Andrea, Santa Lucia del Mela, Forza d’Agrò, Oliveri, Roccavaldina, Patti, Letojanni, Venetico, Falcone). E ammessi a valutazione sono anche i progetti di potenziamento e ampliamento dei centri raccolta già esistenti a Messina (e a Montalbano Elicona). Ora tocca attendere la graduatoria per saperne di più.

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