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Padova, “Viaggio al centro della Scienza”: dialoghi sul Covid-19

Pubblicato il 25 Giugno, 2020

L’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, centro di eccellenza europeo nell’ambito della ricerca biomedica pediatrica, organizza la terza edizione del “Viaggio al centro della Scienza” con l’attenzione all’emergenza sanitaria dopo il coronavirus per discutere sugli sviluppi della pandemia. La nota rassegna di divulgazione scientifica si propone in veste online con cinque dialoghi su Covid-19 condotti dalla direttrice scientifica, prof.ssa Antonella Viola. Sarà lei stessa ad intervistare ogni giovedì, dal 18 giugno al 16 luglio alle ore 17, scienziati ed esperti illustri sugli aspetti pregnanti di questa pandemia. Si va dalla virologa Elisa Vicenzi all’epidemiologo Alessandro Vespignani, dall’infettivologo Stefano Vella al microbiologo Andrea Crisanti, passando per il biochimico e divulgatore Enrico Bucci.
“L’infodemia che sta caratterizzando questo periodo storico richiede più che mai che si porti chiarezza ai cittadini attraverso un’informazione corretta. Da tre anni l’Istituto di Ricerca Pediatrica ha impresso una svolta alla cosiddetta terza missione, dedicando alla comunicazione scientifica una rassegna che porti la scienza e chi la fa tra le persone, per offrire loro giusta consapevolezza e spirito critico – osserva la prof.ssa Viola – Con l’obiettivo di essere un punto di riferimento attenendoci sempre ai fatti, abbiamo scelto di approcciare il tema del Covid-19 sotto diversi punti di vista, perché, trattandosi di un’infezione complessa, richiede una serie molto ampia di competenze per essere studiata. Di qui il coinvolgimento di tante voci di esperti di fama nazionale e internazionale che aiuteranno a comprendere il nuovo Coronavirus”.
Tutti gli incontri saranno visibili nella pagina Facebook di “Fondazione Città della Speranza” e nel sito www.irpcds.org.
Il programma:
Il “Viaggio al centro della Scienza” si aprirà giovedì 18 giugno con un dialogo dal titolo “Sars-Cov-2: origine ed evoluzione del virus che ha sconvolto il mondo”, al quale parteciperà la dott.ssa Elisa Vicenzi, Capo dell’Unità di Patogenesi virale e Biosicurezza dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, che spiegherà come sia nato questo virus, quali siano le ipotesi più accreditate sulla sua origine e quali differenze presenti rispetto agli altri coronavirus.
“Prevedere l’evoluzione della pandemia con i modelli epidemiologici” sarà il tema del dialogo in calendario il 25 giugno con la partecipazione del prof. Alessandro Vespignani, epidemiologo computazionale della Northeastern University di Boston. Sarà lui a farci scoprire in che cosa consistano i modelli matematici, come funzionino, quale sia il loro grado di affidabilità e quale il loro limite, ma anche se abbiano funzionato durante la pandemia e cosa ci dicono per il futuro.
Il 2 luglio il prof. Stefano Vella, infettivologo e docente di Salute Globale all’Università Cattolica di Roma, si soffermerà su “Covid-19: la strada della cura oggi e domani”. Affronterà aspetti prettamente medici quali la sintomatologia, la tipologia di pazienti più a rischio, le terapie utilizzate, i trial clinici più promettenti.
Il 9 luglio si approfondirà il “Caso Vo’: dentro lo studio che sta facendo scuola”, con il prof. Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Verrà fatto il punto sull’esperienza di Vo’ Euganeo, dove è stato individuato il primo focolaio di Covid-19 in Italia ed è stato avviato uno studio pilota di fondamentale importanza per implementare le misure di controllo del virus.
A chiudere il ciclo di dialoghi, giovedì 16 luglio, sarà Enrico Bucci, divulgatore e professore aggiunto di Biologia dei Sistemi Complessi alla Temple University di Philadelphia, con “Fare e comunicare la scienza in tempo di pandemia”. Parlerà delle problematiche emerse in questi mesi nel modo di condurre e rendere noti i risultati degli studi, sia nell’ambito ristretto della scienza sia nel rapporto più ampio con l’opinione pubblica.

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