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Avellino – Regionali, primi scontri nel Pd: il confronto riparte dalla candidatura di Ciarcia

Pubblicato il 26 Giugno, 2020

Avellino – La ipotizzata candidatura di Michelangelo Ciarcia per un posto in consiglio regionale in quota Partito democratico è diventato un caso politico ancora prima di conoscere quale sia la volontà da parte dell’interessato. Areadem irpina lo avrebbe candidato, aprendo uno squarcio all’Alto calore di cui Ciarcia è amministratore unico, perché i sindaci che ne fanno parte potrebbero non gradire la sua scelta politica. Ciarcia non ha mai confermato di essere realmente interessato alla candidatura e lunedì dovrebbe sciogliere definitivamente la riserva, tuttavia avrebbe anticipato che in caso di risposta affermativa non penserebbe a dimettersi dall’incarico all’Alto Calore. Quella decisione rischierebbe di gettare nel caos la società, già in grave sofferenza a causa di una esposizione debitoria di oltre cento milioni di euro e di una serie di difficoltà legate alla gestione del servizio e quindi sarebbe ostacolata dagli amministratori locali che stanno compiendo uno sforzo enorme per evitare che vada in fallimento il gestore dell’acqua pubblica in Irpinia e nel Sannio. Nelle ultime ore è sceso in campo anche il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi, che annuncia reazioni politiche significative nel caso in cui Ciarcia dovesse decidere di candidarsi e di mantenere anche la posizione all’Alto Calore. Il Pd irpino, infine, sembra aver fatto qualche passo indietro bollando come infondate le voci della candidatura dell’amministratore unico di Acs alle regionali. Almeno, sembra di capire, come candidato indicato dal partito.

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