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Foto CC Carabinieri della Compagnia di Vergato (BO)

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Operazione antidroga dei carabinieri di Sora: in manette 4 albanesi

Pubblicato il 27 Giugno, 2020

Una vasta operazione antidroga, denominata “Le due valli” (visto che interessa la zona geografica della Valle di Comino e id quella del Liri), ha visto all’opera, questa mattina, trenta militari della Compagnia Carabinieri di Sora, impegnati nell’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati (4 uomini di origine albanese, da anni residenti in Italia) per reati inerenti la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti di diverso genere (crack, hashish, marijuana, cocaina e eroina) e per ingenti quantitativi, nell’ambito di una complessa attività investigativa condotta dall’Aliquota Operativa della Compagnia di Sora e dalla Stazione Carabinieri di Alvito, coordinata dal Procuratore della Repubblica Luciano D’Emmanuele e dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cassino Chiara D’Orefice.

La penetrazione nell’area in oggetto ed i prezzi concorrenziali avevano fatto della banda un punto di riferimento per i ‘consumatori’ nei comuni della Valle di Comino (Alvito, Atina, Gallinaro, Villa Latina, San Donato Valle di Comino e Casalvieri) nonché del Liri (Fontana Liri, Strangolagalli, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano ed Arpino).

Le modalità di depistaggio usate dalla banda nei confronti delle forze dell’ordine, hanno reso decisamente arduo il compito degli investigatori. Si andava dal controllo dell’area di spaccio, con conseguente segnalazione dei controlli di polizia (attività alla quale partecipavano, anche in via disinteressata, parecchi giovani del luogo, che facevano da vedetta), alle più disparate tecniche di occultamento, in particolare nascondendo la droga in aperta campagna, per evitare di esserne ritenuti i proprietari una volta che fosse rinvenuta dalle forze dell’ordine. Non solo, tra di loro avevano studiato un codice, per eludere eventuali intercettazioni, ed utilizzavano schede telefoniche con intestatari inesistenti. 

Non sono mancati, inoltre, appuntamenti con i clienti cambiati in continuazione o all’ultimo istante per verificare eventuali pedinamenti, lo scambio continui di autovetture e l’utilizzo dei social network (messenger e whatsapp) per comunicare tra loro e con gli acquirenti per eludere eventuali controlli.

In molti casi la droga veniva ceduta a debito ed in caso di insolvenza non sono mancate minacce ed episodi di violenza verso i debitori insolventi.

Le tattiche criminali sono state, però, insufficienti in quanto i Carabinieri sono riusciti in più occasioni a individuare i nascondigli dello stupefacente e i numerosi clienti, con conseguente sequestro amministrativo e/o penale della sostanza, arrestando durante l’attività 5 persone, deferendone in stato di libertà 14 (di cui 6 originari dell’Albania), segnalandone 23  come assuntori al competente U.T.G.

Inoltre, in più occasioni, veniva sequestrato denaro proveniente dallo spaccio, materiale per il confezionamento e quantitativi di droga di varia tipologia (63 gr. di crack, 37 gr. di cocaina, 156 gr. di hashish, 197 gr. di marijuana).L’Autorità Giudiziaria ha pertanto disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti di tre uomini, già censiti per analoghi reati, P.Q. classe 1981, M.B. classe 1980, C.E. classe 1992 nonché l’obbligo di dimora nei confronti di I.A. classe 1977.

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