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L'Assessore Briani e il direttore di Musei Civici Rossi

Verona, riapre il muso GAM con una mostra dedicata a Zannoni

Pubblicato il 27 Giugno, 2020

Riapre oggi alle visite la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti con una mostra dedicata ad Ugo Zannoni, uno dei maggiori scultori dell’Ottocento veronese.

“La mano che crea. La galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919) scultore, collezionista e mecenate”, questo il titolo della mostra, sarà in programma fino a fine gennaio 2021.

Tra il 1905 e il 1918, Zannoni donò ai Musei Civici veronesi la sua collezione di circa 200 opere d’arte, contribuendo così a gettare le basi per la costituzione di una Galleria d’Arte Moderna a Verona. Tema conduttore dell’allestimento espositivo è un viaggio nella storia secolare del collezionismo veronese, che ha contribuito a fare della città una delle mete d’Italia più ammirate e ricche di monumenti e musei. La mostra è stata curata dal direttore dei Musei Civici Francesca Rossi affiancata da un Comitato scientifico composto da Maddalena Basso, Camilla Bertoni, Elena Casotto, Tiziana Franco, Sergio Marinelli, Patrizia Nuzzo e Pietro Trincanato

L’esposizione è dedicata alle celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante, previste per il prossimo settembre 2020. In mostra, infatti, è esposto il bozzetto in bronzo di Zannoni della celebre statua di Dante Alighieri di piazza dei Signori. Dante rivolge lo sguardo ai palazzi Scaligeri dove il Poeta, durante l’esilio da Firenze, fu accolto da Cangrande della Scala. Lo scultore eseguì l’opera non ancora trentenne, aggiudicandosi la vittoria di un importante concorso promosso per la ricorrenza del VI centenario della nascita del Poeta.  

L’assessore alla cultura Francesca Briani accanto al bozzetto della statua di Dante Alighieri realizzato da Bozzi

Nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 giugno l’ ingresso alla mostra costa solo un 1 euro . Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Galleria d’Arte Moderna – www.gam.comune.verona.it.

Dopo Arena, Casa di Giulietta, Teatro Romano anche la Galleria d’Arte Moderna apre quindi le sue porte ai visitatori. Mancano all’appello ancora il Museo di Castelvecchio con la sua Biblioteca, il Museo degli affreschi Cavalcaselle, il Museo Lapidario Maffeiano, il Museo Archeologico al Teatro Romano e il Museo di Storia Naturale.

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