« Torna indietro

Abruzzo, il mondo è sempre più veloce: sviluppi e prospettive del commercio e del turismo (intervista)

Abruzzo, il mondo è sempre più veloce: sviluppi e prospettive del commercio e del turismo (intervista)

Pubblicato il 30 Giugno, 2020

Abruzzo tra lavoro a distanza e acquisti on line: bisogna che i poli produttivi della nostra regione verde sviluppino le loro attività, in modo da agire nel Terzo millennio. E’ inoltre necessario che il trasporto delle persone risulti potenziato, quasi come il trasporto dei dati: il mondo è sempre più veloce. Abbiamo interpellato in argomento Camillo D’Alessandro, deputato di Italia Viva, il quale ha una prospettiva legata alla Regione Abruzzo nella sua totalità, data la sua pregressa attività di uomo politico e le numerose esperienze che ha posto in essere: invita a non ragionare per compartimenti stagni.

Parla Camillo D’Alessandro: mi piacerebbe una sorta di Amazon abruzzese

Queste le sue parole: “In effetti la Regione ha vissuto durante il lockdown una situazione che già si preparava nel periodo precedente: un utilizzo sempre più importante dell’acquisto on line, relativo alle grandi catene di distribuzione. Nulla vieta però che la Regione Abruzzo organizzi e finanzi con il commercio locale la distribuzione dei prodotti locali, anche per fare massa, per abbassare il prezzo e per fare una sorta di Amazon abruzzese. La questione è molto complicata, perché legata alla disponibilità dei commercianti e alla difficoltà nel competere con grandi realtà che agiscono in quest’ambito. Però non c’è alternativa: se il commercio locale muore e chiudono i centri storici, i centri urbani cambiano definitivamente la loro funzione. In sintesi si tratta di una delle grandi questioni che una Regione come la nostra, costituita da tanti piccoli comuni e di conseguenza da tanti piccoli commercianti, dovrebbe porsi come priorità. Parliamo di una evoluzione della organizzazione del commercio locale, che rimane una delle priorità”.

Lavoro a distanza e trasporto veloce: quando le persone non corrono come le idee

“Il lavoro a distanza, del resto, può essere una opportunità, dentro un quadro di regole chiare. Con la Giunta D’Alfonso abbiano portato la fibra ultra-veloce in tutto l’Abruzzo, al fine di stroncare il divario digitale. Ora bisogna accelerare nel connettere il territorio alla rete. Sui trasporti cambierà tutto e purtroppo in Abruzzo Tua non sarà neanche in grado di garantire a settembre il regolare servizio per gli studenti“.

Turismo: una regione a portata di mano

Siamo quasi a luglio, è tempo di turismo: come potenziare la cultura incentrata sul visitatore dei piccoli centri abruzzesi, in primis in montagna?
“Innanzi tutto la crisi ha investito tutti i tipi di turismo e tutte le Regioni, anche quelle più blasonate. Ma questa crisi ci apre spazi ed opportunità mai conosciute. Ci sarà una nuova domanda di turismo, orientata alla qualità del soggiorno e non al turismo di massa. Noi dobbiamo mettere in campo una risposta unitaria, non a compartimenti stagni, mare o montagna. Sono stato responsabile dell’Abruzzo all’Expo di Milano con un successo straordinario, perché si è trattato di un’opportunità di conoscere un territorio regione unico nel suo genere. Il brand non deve essere mare o montagna, ma la vicinanza tra il mare e la montagna. Una regione a portata di mano, dove si può sciare di giorno e cenare su un trabocco di sera. Si può fare il bagno in estate la mattina e godere di una passeggiata sulle nostre montagne il pomeriggio. Se lo facciamo allunghiamo le stagioni turistiche: non pochi mesi in inverno ed in estate, ma una Regione da vivere tutto l’anno, con un’idea che ci caratterizza: siamo la regione più ciclo-pedonalizzata d’Italia. In tale strategia l’Abruzzo è un unicum. Regione verde d’Europa nel periodo post Covid, diventerà meta turistica, ma senza servizi rischiamo di non farcela”.
Abruzzo del cinghiale che deteriora il raccolto e del tartufo: come preservare le colture e potenziare la produzione dei terreni?
“Se non cambiano le norme nazionali, rispetto alle quali ho presentato dall’inizio della legislatura una proposta di legge, non ce la facciamo. Purtroppo spesso le sigle degli stessi cacciatori sono in contrasto e non aiuta il deteriore atteggiamento degli ambientalisti del no a tutto. La mia proposta è semplice. Le Regioni dichiarerebbero lo stato di emergenza e avrebbero pieni poteri per abbattimenti, in deroga agli attuali limiti: anche entrando dove i cinghiali si riproducono, ovvero nelle aree a riserva e parchi. Tutto, chiaramente, sarebbe controllato: a questa eccezionale emergenza si risponderebbe con eccezionali strumenti.
Ha appoggiato il candidato sindaco di Italia Viva ad Avezzano: descriverebbe il suo rapporto con la Marsica?
“Conosco molto bene questo territorio-funzione, lo definisco così. La cerniera tra costa ed aree interne, con delle potenzialità straordinarie, una piattaforma logistica per il centro Italia: è al centro, a sua volta, della direttrice est-ovest dei due mari. Questo è il progetto e queste sono le risorse che abbiamo lasciato in Regione. Poi è arrivato Marco Marsilio, un presidente romano in vacanza in Abruzzo, che per arrivare nella Marsica, così come a L’Aquila e altrove, ha bisogno del navigatore, perché non sa neanche dove si trova”.

About Post Author