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Caretta-Caretta

Caretta-Caretta | Foto di Filippo Spadola | Day Italia News Ragusa

Le caretta caretta: per residenza?

Pubblicato il 1 Luglio, 2020

Sempre più tartarughe ritornano sulle nostre coste

E’ ormai consolidata da anni la presenza di Caretta caretta sui nostri litorali. Dalle ultime notizie pervenute alla nostra redazione pare siano oltre 12 le deposizioni di uova di esemplari di Tartaruga Marina nelle spiagge siciliane. Ma a fare il pienone sono sicuramente le spiagge del sud della Sicilia ed il primato è dell’area iblea, con la presenza di  ben 5 nidi accertati.

Ultima cronologicamente, ma non per la prima volta, la spiaggia di Marina di Modica nella quale la scorsa settimana è stato segnalata una deposizione di uova. Come ben note sono quelle degli anni passati, tra le quali particolare rilievo, quella avvenuta nella spiaggia di Piazza Torre, al centro di Marina di Ragusa, in pieno agosto, proprio nel periodo di maggiore presenza di bagnanti.

Schiusura delle uova di Caretta-caretta | Foto di Filippo Spadola | Day Italia News Ragusa

Ciò ha richiesto l’intervento del personale del Centro Regionale per il recupero della fauna selvatica di Comiso, che riuscì in tempi brevissimi a prelevare le uova, per farle schiudere tutte artificialmente. Liberando i piccoli successivamente in natura sulle spiagge ragusane, e se è vera la teoria che le femmine ritornano da adulte a riprodursi e deporre nell’area di nascita, avremo numerose altre deposizioni nel prossimo futuro!

Perché il sud? Perché le spiagge ragusane?

Ma, perché le tartarughe prediligono il sud e perché proprio le spiagge ragusane è la domanda che ci si pone spesso e molte risposte popolari sembra avere conferma scientifica e logica.

Infatti l’elemento chiave è certamente il “clima” caldo, molto simile a quello nord africano, con serate fresche e particolarmente umide. Questo aspetto, associato al mare ed alle spiagge pulite, fanno già una grande differenza. Ma un altro dato da non sottovalutare è la caratteristica sabbia desertica presente nelle nostre spiagge.

Sabbia che in molti casi si accumula fino formare enormi dune spesso colonizzate da vegetazione tipica mediterranea e microfauna locale. La sabbia, fine e soffice, favorisce la deposizione agevolando lo scavo, che solitamente avviene di notte o nelle prime ore dell’alba.

Questi luoghi unici devono essere costantemente monitorati dalle Autorità competenti per salvaguardare un patrimonio naturale inestimabile per bellezza e biodiversità. Un grande plauso perciò deve essere fatto a tutte le Associazioni Ambientaliste che giornalmente si spendono nella protezione dei luoghi e delle specie animali, con il grande contributo di una enorme rete di volontari, principale fonte di lavoro e divulgazione.

Fondamentale però diventa anche l’apporto di gente comune che giornalmente segnala animali in difficoltà, discariche abusive o semplicemente avvistamenti naturalistici.

È sicuramente auspicabile una maggiore sensibilità a tutti i livelli, al fine di garantire nel tempo un mantenimento dell’habitat, evidentemente particolarmente gradito alle Caretta caretta.

P.S. La Redazione di DayRagusa ringrazia il Prof. Filippo Spadola Direttore presso Museo della Fauna – Wildlife Museum – UNIME (Università di Messina) per la concessione delle splendide fotografie e per l’aiuto profuso nella creazione di questo articolo.

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