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‘Salta’ la postazione del medico a Campi Bisenzio. La protesta del volontariato

Salta la postazione del Medico, anche in emergenza sanitaria. E’ successo, ieri pomeriggio, a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, uno dei più popolosi comuni della Piana Fiorentina

Pubblicato il 1 Luglio, 2020

Salta la postazione del Medico, anche in emergenza sanitaria. E’ successo, ieri pomeriggio, a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, uno dei più popolosi comuni della Piana Fiorentina. Al medico che copriva la postazione campigiana, con un solo mezzo infermieristico,  è arrivata una mail dall’azienda sanitaria Toscana Centro in cui si diceva che la copertura era terminata. Dura la reazione del volontariato che si è riunito ieri nella sede della Misericordia di San Mauro a Signa alla quale hanno preso parte i presidenti regionali di Anpas e Misericordie, Dimitri Bettini e Alberto Corsinovi oltre ai rappresentanti di tutte le associazioni (Misericordie e Pubbliche assistenze) della provincia di Firenze, dalla piana all’alto Mugello.

Assemblea nella Sala della Misericordia di San Mauro a Signa

 «Vorremmo capire se basta una mail – si legge in una nota stampa congiunta –  e due righe, biglietto da visita di due burocrati dell’azienda sanitaria Toscana centro, per mettere a rischio i cittadini della piana fiorentina, disattendere una legge regionale attualmente in vigore, e creare un pericoloso precedente che distrugge il ruolo del volontariato nella nostra regione». 

Una decisione che preoccupa molto il volontariato, sopratutto in questo momento cosi delicato dove si rischia di sovraccaricare il sistema dell’emergenza dell’intera piana fiorentina, con conseguenze per la salute dei cittadini. 

Una protesta formale a questo ennesimo taglio che arriva da associazioni storiche nate dalla solidarietà dei cittadini, ma sopratutto nate per aiutare i cittadini.

“Le associazioni – dicono Bettini e Corsinovi – hanno l’intenzione di portare in piazza questa nuova assurdità. Una decisione inconcepibile che cancella mesi di sperimentazioni e incontri tesi a risolvere un problema, quello dell’emergenza in questo delicato settore della piana fiorentina, che finirà per ricadere sulle persone in termini di qualità di soccorso e sicurezza”. 

“Se l’Azienda sanitaria – continuano Bettini e Corsinovi – vuole strappare un rapporto paritario, costruito in anni di collaborazione col volontariato che, ricordiamolo, ha creato a Firenze la centrale 118 e dato vita al sistema di soccorso d’emergenza, lo dica chiaramente. Ma ci rivolgiamo anche alla politica: ci dicano sindaci, consiglieri regionali (in carica o aspiranti), ci dica il presidente della Regione e chi ambisce a prendere il suo posto alle prossime elezioni, se in uno Stato di diritto le leggi approvate contano meno della penna di due funzionari. Le associazioni della zona stanno valutando le modalità per farsi sentire, soprattutto per raccontare quello che sta succedendo ai cittadini, in modo che sappiano”.

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