Pubblicato il 2 Luglio, 2020
Ormai è storia che il Covid non ha ucciso solo gli esseri umani ma ha ferito a morte il tessuto economico del nostro paese e non poteva non farne le spese anche il distretto industriale pratese.
Una ricerca presentata da Cna Toscana Centro nel corso dell’assemblea pubblica sulla piattaforma Zoom “ Il patto per il rilancio” ,a cui ha preso parte anche il sindaco Matteo Biffoni, ha sciorinato dati piuttosto sconfortanti. Il lockdown ha risparmiato solo il settore alimentare, nello specifico la grande distribuzioni, per il resto una vera ecatombe.
Il settore tessile è l’abbigliamentno hanno avuto un crollo dell’80% con una calo del -60% della produzione industriale a marzo, in percentuale una tendenza del -37,7% nel primo trimestre.
Un crollo regisrato anche nell’edilizia con un calo del 70%. Il fermo è costato su scala regionale il 33% nel mese di marzo e 50% in meno per il mese di aprile
Leonardo Ghezzi capo economista Irpet si dichiara impressionato oltre che per le percentuali anche per la rapidità con cui la produzione è calata a picco. “ In pochi mesi siamo tornati ai livelli di produzione di 40 anni fa” Oltretutto pare che sia piovuto sul bagnato “Lo shock sistemico, peraltro, e’ planato non su un’economia reduce da una forte espansione, ma che non aveva ancora riagguantato dopo 13 anni il picco produttivo del 2007.” aggiunge il capo economista Irpet e conclude considerando che questi numeri peseranno indubbiamente sul conto economico di fine anno. Secondo Ghezzi la perdita del Pil non sarà inferiore al 10%.
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