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Il sindaco di Poggio a Caiano scrive ai ministri “Dobbiamo riaprire la Villa Medicea”

Pubblicato il 2 Luglio, 2020

E’ di qualche giorno fa la lettera che Francesco Puggelli, sindaco di Poggio a Caiano ha scritto al ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini e al ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia.

Nonostante l’amministrazione di Poggio a Caiano abbia sollevato fin dai primi di giugno la questione alla Direzione della Villa e del Polo Museale della Toscana, fino a questo momento non è arrivata una risposta né un’indicazione per questo il sindaco ha pensato bene di scrivere in prima persona ai ministri. 

Chiedo adesso a lei di fare la sua parte aiutandomi almeno a capire e quindi a spiegare ai miei concittadini e ai turisti che arrivano a Poggio il perché della chiusura continuata del parco e della Villa. Una chiusura, che avrà capito, ho difficoltà a comprendere” scrive il sindaco.

Puggelli ricorda l’indiscusso valore del sito , patrimonio mondiale Unesco collocato nel sito delle Ville e dei Giardini medicei della Toscana e ricorda che altri luoghi d’arte presenti sul territorio sono già stati aperti nel rispetto delle norme di sicurezza come il Museo Soffici e del Novecento italiano e le Scuderie medicee, parte dello stesso complesso monumentale della Villa e a maggior ragione dopo l’apertura delle scuderie della Villa non si comprende il motivo per cui proprio la Villa debba rimanere chiusa, o lo stesso parco che negli anni passati è stato teatro di eventi estivi che hanno richiamato pubblico e interesse. 

“Parliamo di uno scrigno di bellezze a cielo aperto sempre frequentato da grandi e piccoli, tanto che negli anni scorsi era stato scenario di numerosi eventi estivi che l’Amministrazione Comunale, di concerto con la Direzione del Polo, aveva organizzato. 

Ritengo che, lasciato alle spalle un periodo così buio, sia dovere di chi amministra rendere “la bellezza” il più possibile accessibile senza dover costringere sindaci e altri amministratori di prossimità – prima interfaccia per i cittadini – a provare il disagio e lo sconforto di dover rispondere che siamo impigliati nelle maglie della burocrazia e che nessuno ci ha saputo dire né come né quando la Villa Medicea sarà riaperta.

Quella che auspichiamo da tempo è una riforma che permetta di ridurre gli avvitamenti burocratici e che metta i beni come la nostra Villa al centro del contesto in cui si trovano, favorendo quindi una gestione meno centralizzata che ci aiuterebbe a tessere dei legami ancora più forti tra la cittadinanza e l’arte.

Noi ci siamo e siamo disposti, come Comune, a lavorare sotto la regia della Regione Toscana che, tra l’altro, in passato ha già dimostrato di saper coordinare Comuni e privati nella valorizzazione dei beni di tutti curando l’iter per il riconoscimento del sito Unesco di cui anche la Villa di Poggio fa parte. Concedendo alla Regione Toscana un’autonomia differenziata che consenta allo stesso tempo tutela e valorizzazione dei beni culturali, i Comuni potrebbero collaborare alla gestione convogliando le energie del territorio per far rivivere luoghi meravigliosi troppo spesso lasciati a se stessi.”  queste le parole di Puggelli

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