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Sette pannelli raccontano visivamente personaggi e avventure del libro di Carlo Collodi

Sette pannelli raccontano visivamente personaggi e avventure del libro di Carlo Collodi

Dolo, i disegni di Simone e Laura illustrano Pinocchio

Dolo, sette pannelli raccontano visivamente personaggi e avventure del libro di Carlo Collodi

Pubblicato il 3 Luglio, 2020

Il Mondo di Pinocchio è l’ultimo disegno realizzato per IDoLove Urban Art Festival, sezione Young. Si trova in Piazzale Collodi, in prossimità della nuova area verde inaugurata recentemente dall’amministrazione comunale. Gli autori sono due giovani artisti dolesi: Simone Faggian, fumettista di formazione e Laura Squarcina, illustratrice.

Il progetto è curato da Spazio Back_Up, che da anni segue e fa emergere i talenti artistici del territorio.

Una sequenza artistica, composta da sette pannelli, che racconta visivamente personaggi e avventure del libro di Carlo Collodi. Tutti i dettagli della figurazione riflettono, dopo un’attenta lettura, le pagine originali del romanzo per ragazzi. Ogni artista ha realizzato tre sezioni, mentre il pannello centrale, dedicato al pescecane, rappresenta la sintesi dei due stili.

Da cinque anni l’amministrazione comunale dolese offre ad artisti locali, nazionali e internazionali l’opportunità di mostrare la propria creatività, confermando, attraverso il festival, la propria sensibilità per l’arte e la cultura.

‘In questi anni’ – commenta l’Assessore alla Cultura Matteo Bellomo – ‘abbiamo caratterizzato Dolo attraverso la Street Art, rendendolo un luogo unico nel panorama artistico e culturale locale e non: sono molte, infatti, le persone che vengono qui alla scoperta dei nostri murales. Quest’anno abbiamo colto una tripla occasione: da una parte abbiamo dato una chance, affrontata alla grande, a due giovani talenti emergenti dolesi; dall’altra abbiamo reso ancora più bello il nuovo parco di piazzale Collodi; infine abbiamo risposto ai genitori dei piccoli fruitori dell’asilo nido, che già lo scorso anno, entusiasti delle opere dolesi, ne chiedevano una per i loro bambini’.

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