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Particolato atmosferico: il killer silenzioso

SUNSPACE: il progetto che fa bene ai polmoni vince l’Energy Globe Award

SUNSPACE è il nome del progetto realizzato dall’Università degli Studi di Brescia insieme al Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali, vincitore dell’edizione nazionale 2020 dell’Energy Globe Award,

Pubblicato il 4 Luglio, 2020

SUNSPACE – SUstaiNable materials Synthesized from by-Products and Alginates for Clean air and better Environment: è questo il nome del progetto realizzato dall’Università degli Studi di Brescia (Laboratorio di Chimica per le Tecnologie) insieme al Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM), vincitore dell’edizione nazionale 2020 dell’Energy Globe Award, il più prestigioso riconoscimento internazionale in materia di sostenibilità ambientale, che quest’anno ha visto la partecipazione di più di 180 nazioni per oltre 2500 progetti presentati.

SUNSPACE: l’obiettivo del progetto

Sviluppare un innovativo materiale ibrido economico e sostenibile, poroso, capace di intrappolare il particolato atmosferico (PM 10 e PM 2.5) e ridurre il livello d’inquinamento dell’aria nelle aree urbane: questo l’obiettivo del progetto. Obiettivo centrato, attraverso l’utilizzo di materiali sostenibili (alcuni di riciclo) che rendono il progetto innovativo e di fondamentale importanza nel campo della sostenibilità ambientale. Da un lato si migliora la qualità dell’aria, riducendo i rischi per la salute dei cittadini, in particolar modo sulla popolazione più sensibile: anziani, bambini con malattie respiratorie, diabetici e obesi; dall’altro si promuove una transizione verso una economia circolare, cioè un modello di produzione e consumo che ha come filosofia di base quella di estendere il ciclo di vita dei prodotti, riducendo i rifiuti al minimo. Un uso più razionale delle materie prime può contribuire inoltre a diminuire le emissioni di anidride carbonica (CO2).

I Killer silenziosi: PM 10 e PM 2.5

Moltissimi studi hanno dimostrato gli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute e hanno messo in evidenza come a problemi respiratori e cardiaci si associno spesso problemi cerebrali. Se ci pensiamo, è tutto fin troppo ovvio: la vita dell’uomo inizia con un respiro e finisce con un respiro. Il respiro è il principio e la fine e, in questo miracolo quotidiano che è la respirazione, si trova la base della nostra esistenza. Il fatto è che non ce ne accorgiamo, e ormai presso la maggioranza degli esseri umani tale processo è indebolito e avvelenato dalla qualità dell’aria che introduciamo nei nostri polmoni. Tra le tante sostanze dannose per il nostro organismo il particolato atmosferico, costituito da particelle solide e liquide che si trovano in sospensione in atmosfera, è certamente il più letale. LAgenzia Europea dell’ambiente ha stimato che tra il 2012 e il 2014 una percentuale compresa tra l’85% e il 91% della popolazione urbana in Europa è stata esposta a livelli di particolato ben oltre i limiti annui raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

I numeri e la sfida

Il Global Burden of Disease stima che le morti da inquinamento (outdoor ed indoor) sono nell’ordine di grandezza di sette milioni all’anno. Pur colpendo soprattutto i Paesi in via di sviluppo, anche in Italia le morti premature causate dall’inquinamento sono migliaia. La concentrazione di inquinanti nell’aria è superiore al limite legale di sicurezza in gran parte  del Paese, tanto che circa un terzo della popolazione vive costantemente in aree ad alto rischio. L’inquinamento colpisce soprattutto il Nord, in particolar modo la Pianura Padana, dove vi è un’alta concentrazione di aree urbane. Sono di fatto un palliativo le differenti iniziative messe in campo per contrastare il fenomeno, come la riduzione delle emissioni, le targhe alterne o i periodici blocchi del traffico: la presenza del PM 10 e del PM 2.5 rappresenta una delle sfide più importanti a livello di sostenibilità ambientale.

Verso una nuova qualità della vita

La qualità della nostra vita è seriamente compromessa, attimo dopo attimo, respiro dopo respiro. Per questo SUNSPACE, configurato come un rivestimento per superfici, è un progetto che apre alla speranza. Anche se è tuttora in fase di ottimizzazione, lascia intravvedere un modo nuovo di pensare al problema.

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