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Prato, Targetti e lo sport: “Dire che va tutto bene non è fare il bene della città. A Vannucci mando un abbraccio”

Pubblicato il 9 Luglio, 2020

Prato e lo sport ultimamente un tema dolente. Sentiamo cosa ne pensa il blogger più famoso di Prato, Jonathan Targetti.

Jonathan è davvero così brutta la situazione degli impianti sportivi e dello sport a Prato?

C’è da dire che né durante la scorsa legislatura né in questa, lo sport sembra essere una delle priorità di questa maggioranza. Lo dicono i programmi, gli investimenti previsti e le cose fatte. Lo sport dovrebbe essere una delle spine dorsali attorno a cui costruire la Prato del futuro ma sono decenni che, purtroppo, non è così. E la colpa non è solo della politica, ma anche delle associazioni e degli imprenditori.
Il sindaco Biffoni ha una responsabilità politica relativa nella situazione del presente, che è catastrofica. Mi aspetto molto da questa giunta, che in campagna elettorale ha potuto vantare una spinta importante da parte di una lista specifica con molti esponenti del mondo sportivo cittadino. Mi fido molto della gentilezza e della sensibilità dell’assessore Luca Vannucci, tornato in giunta dopo un periodo di convalescenza. A lui mando un sincero abbraccio.

Del dissidio Biffoni-Taiti che ne pensi?

Come ho avuto già modo di scrivere, la reazione piccata del sindaco Biffoni l’ho trovata fuori luogo. Se il delegato provinciale del Coni si rivolge così al primo cittadino, il sindaco non può buttarla sul piano personale. Lo scontro, che sarebbe dovuto rimanere su un piano istituzionale tra il Coni e il Comune di Prato, è diventata una guerra tra Biffoni e Taiti. In questa maniera si rischia solo di fare confusione e di non affrontare quelle questioni che Taiti aveva lecitamente e puntualmente sollevato. Taiti, in quanto delegato del Coni, ha messo in piazza molti argomenti, non solo la questione relativa dei soldi. E comunque mi pare doveroso riconoscere il ruolo decisivo del Coni nel decreto passato la scorsa settimana in cui si sono inserite le società sportive tra quelle che possono attingere ai prestiti da 25.000€ garantiti dallo Stato.
Quindi insomma, il Coni la sua parte mi sembra la stia facendo eccome.
La discussione, ripeto, si è spostata su un piano personale nel quale poi si sono persi di vista i veri obiettivi, però sarebbe utile che da questo scontro si innescasse un dibattito pubblico aperto a tutti protagonisti istituzionali e a tutti coloro che sono impegnati nello sport locale. Guardiamoci in faccia e cerchiamo di capire cosa non funziona. Da quello che ho capito, dal Comune però non hanno alcun interesse a intraprendere questo dibattito.

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