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Castanea: “Il cantiere è fermo. Siamo pronti a proteste eclatanti”

Si annunciano nuove proteste a Castanea, villaggio collinare di Messina. La denuncia: ritardi e lentezze nei lavori in corso per la rimozione della frana sulla strada San Michele – Portella Castanea. “Promesse non mantenute. Non ci sono strade alternative. Gravi i disagi per attività e residenti”

Pubblicato il 10 Luglio, 2020

Si annunciano nuove proteste a Castanea, villaggio collinare della zona nord di Messina. Dopo la dura presa di posizione contro il piano delle corse degli autobus dell’ATM, azienda trasporti municipale, tema centrale per la qualità della vita nel centro collinare è stata la questione della strada San Michele – Portella Castanea e dei lavori in corso dai quali derivano disagi gravi per i residenti e per le attività.

Movimento Nuova Castanea e Comitato Monitoraggio Peloritani

Proprio quest’ultimo è ora l’argomento segnalato – con una nota ufficiale – dal Movimento Nuova Castanea e dal Comitato Monitoraggio Territorio dei Peloritani.

“Ci avevano assicurato che a metà agosto i lavori sarebbero stati terminati. Ma cosa ancora più importante, ci avevano promesso che dopo il primo mese, in cui sarebbero stati effettuati i lavori di palificazione, sarebbe stata valutata la possibilità di aprire almeno una corsia della strada San Michele – Portella, dove sono partiti i lavori per la rimozione della frana e la costruzione di un muro di contenimento. Ad oggi, però, l’intervento della ditta si è limitato a spostare la terra da una parte all’altra. Senza nulla di fattivo”.

In una nota congiunta il presidente del Movimento Nuova Castanea, Ninni Caprì, e i portavoce del Comitato Monitoraggio Territorio dei Peloritani, Enzo Musicò e Antonio Maressa, che si stanno occupando di monitorare i lavori, accendono i riflettori non soltanto sui disagi che derivano dai lavori ma anche sul “mancato rispetto” delle promesse di celerità e velocizzazione delle opere in corso.

Danni per gli esercizi commerciali e ritardi nei collegamenti

“Un mese fa – dicono – c’era stato un incontro fra una delegazione del movimento giovanile che opera nel villaggio collinare della zona Nord, una delegazione del Comitato che nasce per monitorare il rischio incendio nei boschi limitrofi e gli assessori Salvatore Mondello e Massimiliano Minutoli, allo scopo di esporre quelle che sono le problematiche derivanti dalla chiusura dell’arteria, principale via di collegamento fra il centro città e i villaggi della zona Nord. In particolare, era stato spiegato che il divieto di transito colpisce le attività commerciali, aumenta il tempo di soccorso delle autoambulanze e quello per l’intervento dei pompieri in caso di incendi, frequenti di questo periodo”.

“Alla luce di queste difficoltà, era stato assicurato – sottolineano – che i lavori si sarebbero svolti nel minor tempo possibile. Cosa che sembra non stia avvenendo visto che, come è stato affermato anche dal vicesindaco Mondello dopo un sopralluogo avvenuto ieri, ‘si è constatata la totale assenza di maestranze; peraltro i mezzi presenti ovvero autovetture, camion, escavatore, erano del tutto incustoditi’. La nota inviata ieri dal vicesindaco al dirigente del Dipartimento Servizi tecnici, si conclude con una sollecitazione a riattivare nell’immediato il cantiere”.

“Che fine hanno fatto le vie alternative che ci erano state promesse?”

“Ma i problemi – continuano i rappresentanti delle associazioni – non si fermano qui: l’assessore Massimiliano Minutoli ci aveva anche assicurato l’avvio dei lavori con cui sarebbero state sistemate le due arterie alternative per raggiungere i paesi. Si parla della strada di Campo Italia e di quella che partendo da Gravitelli raggiunge Don Minico. Ma ‘crateri’ sono ancora presenti nell’asfalto (alcuni anche in curva)”.

In realtà, sono stati fatti “solo gli interventi di scerbatura e solo per la strada di Gravitelli. Ma le buche non sono state riempite e le radici manca poco che sbuchino dal terreno. Dobbiamo pensare di essere stati presi in giro? Oppure che questi interventi promessi inizieranno quando apriranno la strada San Michele – Portella Castanea?”, chiedono Ninni Caprì, Enzo Musicò e Antonio Maressa a nome delle rispettive associazioni.

“Abbiamo bisogno di fatti. Altrimenti sarà protesta”

“Se questa Amministrazione pensa di darci il ‘contentino’ accogliendoci a Palazzo Zanca, ascoltandoci e mandandoci a casa con promesse che restano tali, si sbaglia. Abbiamo chiesto il confronto, e ringraziamo Mondello e Minutoli per averci dedicato il loro tempo, ma adesso abbiamo bisogno di fatti, e se non ci saranno azioni concrete siamo pronti ad avviare proteste eclatanti”, concludono.

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