« Torna indietro

Il Covid-19 ha fatto perdere 100 milioni alla cultura piemontese

È stato presentato il report “La cultura in Piemonte nel 2019. Dalla Relazione Annuale al Monitoraggio degli effetti del Covid-19”.

Pubblicato il 10 Luglio, 2020

In occasione dell’evento La cultura in Piemonte: il 2019 e le sfide del Covid nel 2020 è stato presentato il report “La cultura in Piemonte nel 2019. Dalla Relazione Annuale al Monitoraggio degli effetti del Covid-19”.Seppure il 2019 possa essere visto come un anno “nella norma”, nel contesto attuale, assume un suo ruolo come momento terminale di una serie precedente.Mai prima della pandemia di Coronavirus nella storia recente dalla Seconda guerra mondiale musei, biblioteche, cinema e teatri erano stati chiusi per un periodo così lungo.Si stimano in circa 50 milioni di euro i mancati incassi di tre comparti dell’offerta culturale regionale: 

– Musei: perdono tra i 19 e i 20 milioni di euro, ripartiti in una cifra attorno ai 14 Mln € per la sola città di Torino e attorno ai 6 Mln € per tutto il resto della Regione. 

– Spettacolo dal vivo: la perdita è stimata attorno ai 17,5 Mln di Euro

+ Cinema: la perdita secca è stimata in circa 13,5 milioni di euro, se si tiene conto della media di incassi negli ultimi 5 anni, suddivisibili in circa 5,5 Mln € per Torino e 8 Mln € per il territorio regionale.

Considerando l’intero paesaggio, il computo delle perdite si estende ed emerge con evidenza come nel primo semestre si possa considerare già superata la soglia dei 100 milioni di euro.

Oggi la cultura si trova a fare i conti con i costi del distanziamento sociale e le limitazioni che abbassano le soglie di pubblico in moltissimi casi ben al di sotto delle soglie di sostenibilità economica. Molte istituzioni e organizzazioni culturali dovranno ripensare da zero le forme di sostenibilità e ri-inventare nuovi business model. Come afferma Luca Dal Pozzolo, Direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte: ”Pensare a un pubblico più che dimezzato, non significa un automatismo nel chiedere più soldi allo Stato per ripianare le perdite, indipendentemente dalla natura dell’organizzazione, ma implica trovare un altro modello di sostenibilità, economica, sociale e culturale e ripensare completamente la propria missione”.

About Post Author