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Il sindaco Sboarina posa per il progetto In Arena

La stagione lirica e Verona diventano social con l’hashtag #inarena

Pubblicato il 10 Luglio, 2020

Si rinnova con nuovi contenuti il progetto che vede l’installazione delle scenografie areniane nei più importanti luoghi di passaggio della città, per rinsaldarne il legame con l’opera.
Partita l’anno scorso, quest’anno l’iniziativa diventa ‘internazionale’, con l’hashtag #inarena davanti ad ogni scenografia e il coinvolgimento di cittadini e turisti attraverso il circuito dei social network.

Il progetto, realizzato dal Comune in collaborazione con Fondazione Arena, è finanziato con l’imposta di soggiorno, da cui è stata stanziata una quota. Per quest’anno, la cifra impegnata a bilancio è stata di 300 mila euro.

Nuove anche le installazioni posizionate in cinque punti strategici della città: le giganti rose realizzate nel 2007 per il Barbiere di Siviglia abbelliscono corso Porta Nuova e preparano gli spettatori all’esperienza lirica che li attende in arena; dal Trovatore di Franco Zeffirelli (anno 2001), sono prese le imponenti scenografie posizionate a Porta Palio e sul piazzale XXV Aprile davanti alla stazione. La rotonda alla Croce Bianca ospita invece uno dei carretti in scena nell’opera Cavalleria Rusticana, realizzati nel 2006. 
Capitolo a parte piazza Bra, foyeir naturale dell’arena. Qui saranno installati alcuni social ledwall ovvero dei pannelli multimediali che interagiranno con il pubblico prima di entrare in arena e con i passanti sul liston. In arrivo anche una novità acustica, per ampliare l’esperienza emozionale dei cittadini. 

Gli obiettivi dell’iniziativa sono stati illustrati questa mattina all’ombra del colossale guerriero del Trovatore a Porta Palio dal sindaco Federico Sboarina, insieme all’assessore ai Tributi Francesca Toffali, al direttore generale della Fondazione Arena Gianfranco De Cesaris con il vice direttore artistico Stefano Trespidi (in rappresentanza del sovrintendente Cecilia Gasdia) e Giuditta Vergo di ashtartcreative.com, società che collabora al progetto.

“L’obiettivo è che, chiunque si trovi a Verona, senta chiara e forte la percezione dell’opera e del suo festival”, ha sottolineato Sboarina, “Verona è l’opera e in questo modo lo vediamo ovunque. Un percorso emozionale che vuole coinvolgere cittadini e spettatori anche fuori dall’anfiteatro. Questa iniziativa nasce in accordo con le categorie economiche, con le quali si è deciso di utilizzare una parte dei proventi dall’imposta di soggiorno per progetti ad hoc”.

“Il progetto proseguirà anche l’anno prossimo con ulteriori novità ed effetti speciali che lasceranno tutti stupiti”, ha anticipato l’assessore Toffali, “non sto scherzando, ma stiamo già lavorando per far sì che si possa sentire il profumo delle grandi rose rosse”.

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