Pubblicato il 14 Luglio, 2020
Ariano Irpino – Il centrosinistra verso una spaccatura insanabile. Il metodo utilizzato finora per l’indicazione del candidato sindaco ha evidenziato le differenti posizioni prese da alcuni esponenti del Partito democratico che guardano con crescente interesse alle numerose formazioni civiche di “centro” che potrebbero risultare determinanti per la vittoria alle prossime amministrative. Pare che a far saltare il banco sia stato il Partito socialista quando ha deciso che la propria partecipazione al tavolo del centrosinistra sarebbe stata inevitabilmente legata alla candidatura a sindaco di Enrico Franza. Una linea politica che è sembrata una imposizione, con la conseguente chiusura verso altri partiti che avrebbero potuto condividere un ragionamento politico e di prospettiva programmatica, prima di valutare l’opportunità di riproporre il primo cittadino uscente.
Dalla sua il Psi ha alcune circostanze favorevoli: il successo personale ottenuto da Franza a maggio 2019, che vinse le elezioni con il voto di un’ampia maggioranza di cittadini arianesi ovunque schierati; la sua coerente scelta di nominare un esecutivo di centrosinistra, rifiutando accordi trasversali che gli avrebebro consentito di raggiungere la maggioranza in consiglio comunale; la sua coerente dichiarazione di appartenenza al Partito socialista, ben consapevole delle conseguenze politiche cui sarebbe andato incontro.
Quella valutazione piace a Carmine Grasso, sicuro rappresentante del Pd per essere stato schierato in quel partito dalla prima ora ed essendo stato l’unico consigliere comunale eletto nella lista del Pd, ma non sembra essere gradita al coordinatore locale, Giuseppe Ciasullo, e ad alcuni cespugli centristi e civici più propensi ad individuare soluzioni alternative, guardando – se del caso – anche al Patto civico, accreditato di quattro liste pronte per scendere in campo.
Resta l’incognita del Movimento 5Stelle, che dovrebbe correre con una propria lista, non si sa se in coalizione con il centrosinistra oppure in autonomia. In tal caso il candidato sindaco dovrebbe essere Giovanbattista Capozzi. Nei cinquestelle si starebbe facendo strada l’ipotesi di far capeggiare la lista a Capozzi e di andare al voto in coalizione, ma quella posizione sarebbe in contrasto con quella espressa dal parlamentare M5S, Generoso Maraia, che continua a prendere le distanze dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, con il quale – per come sembra – non sarà mai alleato. Sarebbe difficile da comprendere la ragione per la quale il Movimento ad Ariano andrebbe in coalizione con il centrosinistra e con il Pd, mentre per le regionali sosterrebbe il suo presidente, Valeria Ciarambino, in aperto ed aspro contrasto con De Luca.
Se il centrosinistra dovesse presentare almeno tre candidati sindaco farebbe il gioco del centrodestra che potrebbe ritrovare l’unità e vedere crescere la possibilità di vittoria. Resta da capire se il centrodestra sia in grado di esprimere un candidato unitario, forte, credibile.
E’ partita la girandola dei nomi, ma la circostanza secondo la quale l’argomento viene costantemente glissato dai partiti potrebbe significare che il vero candidato ancora non sia stato individuato, oppure che ha scelto di restare alla finestra ad attendere il momento giusto per scendere in campo.
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