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La maledizione di “Glee”: trovato il corpo di Naya Rivera, morta per salvare suo figlio

Pubblicato il 14 Luglio, 2020

Sembra quasi una maledizione, quella di Glee. La fortunata serie televisiva americana perde un altro membro del cast. Si tratta dell’attrice Naya Rivera, colei che ha vestito i panni della cheerleader Santana Lopez nel corso delle sei edizioni della serie. L’attrice era scomparsa giorni fa nelle acque del Lago Piru, in California. Nel corso di una gita in barca, la Rivera si sarebbe tuffata per salvare la vita al figlio Josey, di 4 anni, caduto accidentalmente, e non sarebbe poi riuscita a tornare a bordo. Il bambino era stato ritrovato solo, rannicchiato nella barca, nelle ore successive. Mentre il cadavere della donna è stato ritrovato dai sommozzatori sulla superficie del lago a distanza di cinque giorni dalla scomparsa.

La Rivera, 33 anni, era diventata un vero e proprio punto di riferimento per la comunità Lgbt americana, dopo avere interpretato nella serie il ruolo di Santana, adolescente alle prese con dubbi sulla propria identità sessuale.

Fra i suoi compagni di lavoro sul set, anche Cory Monteith, morto per una tragica coincidenza lo stesso giorno del ritrovamento del corpo di Naya, sette anni fa, a causa di una overdose di alcool e cocaina. Mentre Mark Salling, che nella serie aveva vestito i panni di Noah Puckerman e che aveva avuto una relazione con la Rivera, era stato trovato impiccato due anni fa a Los Angeles dopo essere stato coinvolto in uno scandalo per possesso di materiale pedopornografico.  Si aggiungono al computo delle morti precoci quella dell’aiuto regista  Jim Fuller, morto qualche giorno fa nel sonno, forse vittima di un attacco di cuore, mentre l’assistente alla produzione Nancy Motes, sorellastra di Julia Roberts, si era tolta la vita nel 2014.

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