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Regionali a Prato: “Biffoni e Ciolini nervosi, possibile candidatura di Spada per la Lega e Fratelli d’Italia potrebbe superare il Carroccio.”

Pubblicato il 15 Luglio, 2020

Politici ed elezioni regionali, l’estate non è caldissima ma la campagna elettorale comincia ad entrare nel nucleo incandescente e nessuno più del blogger Jonathan Targetti può redarguirci sugli equilibri che si stanno smuovendo all’interno degli schieramenti

Jonathan quale è la situazione politica pratese in vista delle regionali?


La situazione politica in città è incandescente. Come sempre, per Prato, le regionali sono elezioni di passaggio dove si determinano anche gli equilibri interni ai partiti. La battaglia più interessante è quella all’interno del PD dove, dopo quasi dieci anni di continuità, stavolta gli equilibri rischiano di saltare seriamente per la prima volta. Qui i renziani sono tutti rimasti nel PD ed è strano che continuino a guidarlo quando il loro leader è uscito facendone uno nuovo. È un’anomalia che gli zingarettiani vogliono naturalmente risolvere. Per questo, se non dovesse passare il candidato voluto da Biffoni e da Giacomelli, ovvero Ciolini, si aprirebbe una nuova fase che metterebbe in discussione quasi tutto all’interno del partito di via Carraia. All’interno della coalizione, interessante poi è anche quello che accadrà nella lista di +Europa, Italia Viva e Demos, dove le candidature sono ancora in alto mare a parte quella di Antonio Longo che si giocherà il tutto per tutto per sostituire Marchi in giunta.

La città è già, per certi versi, impegnata nella campagna elettorale per il 2024. È dal voto del 21 settembre che si delineeranno i primi scenari. Comunque la situazione più affascinante c’è nel PD, dove la pax che dura da quasi un decennio rischia di saltare. Paolo Abati appena confermato direttore generale di Estra potrebbe essere l’ultimo atto dell’ alleanza che governa la città da quasi dieci anni: quella tra Abati stess e Antonello Giacomelli. Matteo Biffoni è solo l’uomo che garantisce per entrambi. In questi anni infatti, il ruolo politico di Giacomelli a Roma non è mai stato messo in discussione così come il ruolo di Paolo Abati ad Estra. Sarà anche un caso, ma la nomina di Giacomelli ad AGCOM e la conferma di Abati ad Estra arrivano poco prima del voto regionale che potrebbe sancire la fine della loro egemonia politica in città.

E per quanto riguarda il centrodestra?
Anche nel centrodestra non mancano le tensioni. A partire dalla Lega, dove la probabile candidatura del commissionario Genuino ha fatto già storcere più di un naso. E se per la candidatura di Soldi sembra ormai cosa fatta, si vocifera anche di una candidatura di Spada nelle fila del Carroccio. Passando a Fratelli d’Italia, l’apparente serenità è stata squarciata dall’ingresso di Cocci e della probabile candidatura della Garnier. Qui si sfideranno la corrente di Gianni Cenni, che sarà candidato in prima persona, e quella di Giovanni Donzelli, con Chiara La Porta che credo si candiderà. Saranno elezioni delicate perché, per la prima volta, il centrodestra rischia di portare due consiglieri in regione. Se il seggio della Lega appare quasi sicuro, io non considero quello di FDI improbabile come invece molti lo dipingono. È un partito in forte ascesa e la Meloni ha un rapporto stretto con questa città. Secondo me rischia addirittura di superare la Lega nei consensi a livello regionale.


Un pronostico?
Mi raccontano di Biffoni e di Ciolini molto nervosi in questo momento perché si giocano tutto, ma è un nervosismo che sembra essere diffuso in tutte le segreterie del PD toscano dato che la campagna di Giani non è iniziata come si aspettavano. Quella che sembrava una vittoria certa, adesso che la campagna elettorale è iniziata appare meno scontata. Ancora manca comunque molto al voto e in questi due mesi e mezzo succederanno ancora un sacco di cose. Come ti ho detto prima, credo in un ottimo risultato da parte di Fratelli d’Italia. Forse anche superiore alla Lega. Nel PD pratese molto dipende dalla composizione finale della lista. Certo, fino a qualche mese fa Ciolini mi dicono che giustamente ambisse ad entrare in giunta al posto di Ciuoffo mentre adesso sono convinto che firmerebbe anche solo per rientrare in consiglio. Gli scenari cambiano continuamente e fino a che non avremo chiara la composizione di tutte le liste risulta davvero impossibile fare pronostici precisi.

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