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Da sinistra: Daniela Cattivelli, Angela Baraldi, Daniele Albanese, Simona Bertozzi.

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“a love song” al Museo per la Memoria di Ustica

Bologna, “a love song” al Museo per la Memoria di Ustica la nuova creazione di Simona Bertozzi. Appuntamento venerdì 24 luglio 2020.

Pubblicato il 17 Luglio, 2020

Bologna, “a love song” al Museo per la Memoria di Ustica la nuova creazione di Simona Bertozzi. Appuntamento venerdì 24 luglio 2020.

Prosegue la rassegna di eventi culturali “Attorno al Museo” organizzata in occasione del 40° anniversario della Strage di Ustica dall’Associazione Parenti delle Vittime, nel Parco della Zucca antistante l’ingresso del Museo per la Memoria di Ustica, in via di Saliceto 3/22 a Bologna.

Il prossimo appuntamento sarà venerdì 24 luglio 2020 alle 21 con a love song, nuova creazione di Simona Bertozzi appositamente ideata per questa occasione insieme a Marcello Briguglio, che vedrà la coreografa e danzatrice bolognese in scena insieme al danzatore e coreografo Daniele Albanese, alla cantante Angela Baraldi e alla compositrice e musicista Daniela Cattivelli, per dare vita a un progetto performativo che ibriderà danza, canto e musica live.

Lo spettacolo è una produzione Nexus 2020, realizzata con il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Almastudios – Bologna. 

L’ingresso alla serata è a offerta libera. La prenotazione è obbligatoria sul sito www.attornoalmuseo.it o telefonando nei due giorni precedenti lo spettacolo, dalle ore 15 alle 18 e il giorno dello spettacolo, dalle 18 alle 20, al numero telefonico 348 4021862.

Simona Bertozzi racconta “a love song”

“Pensare a un progetto per il quarantesimo anno della strage di Ustica ha fatto emergere, tra i molti riferimenti, una riflessione sul tempo.” – racconta Simona Bertozzi – “Tempo percepito nella pienezza e nella rotondità di quattro decenni, quelli che, nell’esperienza di vita, rappresentano il passaggio dalla spensieratezza alla maturità, e il tempo sospeso, congelato e pesantissimo di una crescita negata. Di una postura mai acquisita nel compiersi della verità e la cui eco arriva potentemente dalle voci e dalle parole sussurrate dell’opera di Christian Boltanski, nel Museo per la Memoria di Ustica. Intrecciando queste suggestioni ho pensato che il progetto potesse compiersi come un canto d’amore: per la leggerezza delle serate estive, delle canzoni che escono dalle finestre spalancate, del “vento caldo dell’estate”… e d’amore dolente, spezzato… inabissato»a love song prende forma nell’avvicendamento di presenze e azioni che, come i frammenti del DC-9, sembrano emergere da una distanza incolmabile. Canti, gesti reiterati e partiture danzate si susseguono per osmosi e scambio energetico, accostando leggerezza e vertigine, nutriti dal potenziale evocativo di alcune tra le canzoni più popolari dell’estate del 1980».

Apertura straordinaria del Museo per La Memoria di Ustica

In occasione dell’evento, il Museo per la Memoria di Ustica, che conserva i resti recuperati del velivolo DC9 e l’installazione permanente A proposito di Ustica concepita dall’artista Christian Boltanski in ricordo delle 81 vittime, osserva un‘apertura straordinaria dalle 20 alle 23, con una visita guidata gratuita alle 20 a cura del Dipartimento educativo MAMbo. La prenotazione è obbligatoria: tel. 051 6496611 oppure e-mail mamboedu@comune.bologna.it. Numero max partecipanti: 7 persone.

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