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Strage di via D’Amelio, le commemorazioni all’UniMe

In occasione del 28° anniversario della strage di Via D’Amelio, la facciata della sede Centrale dell’Università di Messina si illumina con un’immagine commemorativa di Paolo Borsellino e delle altre vittime di mafia.

Pubblicato il 17 Luglio, 2020

In occasione del 28° anniversario della strage di Via D’Amelio, la facciata della sede Centrale dell’Università di Messina si illumina con un’immagine commemorativa di Paolo Borsellino e di tante altre vittime di mafia. Un ricordo, che vuole essere testimonianza di autentica gratitudine e rispetto verso questi uomini coraggiosi che hanno sacrificato se stessi per il bene della società.

”Il nostro Ateneo con questi gesti simbolici – sottolinea il rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea-  vuole ribadire i valori legati alla celebrazione degli anniversari delle vittime della mafia ed è anche  un modo per dire grazie a tutte le persone che sono in prima linea nella durissima battaglia contro la criminalità organizzata”.

Sempre nell’ambito della commemorazione della strage, lunedì 20 alle ore 10, come ogni anno, organizzata dal Comitato XIX Luglio, si svolgerà la consueta cerimonia, durante la quale verrà deposta  una corona di fiori dinanzi all’albero d’ulivo piantato nel giardino del rettorato; all’incontro parteciperanno le principali istituzioni universitarie e cittadine.

Al “Comitato XIX Luglio” aderiscono: Ass. Universitaria “Atreju – La Compagnia degli Studenti”; Movimento “Vento dello Stretto”; Associazione Forense “Avv. Nino D’Uva”; Associazione Ambientalista “Fare Verde ONLUS”; Movimento “Vento del Tirreno”; “Rotaract Club Stretto di Messina”; A.S.D. Circolo Canottieri “Peloro”; Comitato “Rinascita San Michele”; Network “ZDA – Zona d’Arte Zona Falcata”; Associazione “Il Lanternino”.

“Posto Occupato” in tutte le aule delle sedute di laurea dell’Ateneo di Messina

Nell’Aula Magna dell’Ateneo di Messina, in prima fila, c’è una poltrona libera, occupata da una locandina, che ci ricorda che quel posto avrebbe potuto essere occupato da una donna vittima di femminicidio. Secondo Maria Andaloro, ideatrice di Posto Occupato, campagna alla quale l’Università aderisce da anni, è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.  Facendo seguito a un’iniziativa, organizzata dal Dipartimento COSPECS, volta a divulgare la campagna, la Prorettrice al Welfare e politiche di genere, prof.ssa Giovanna Spatari, ha promosso l’estensione dell’iniziativa alle aule di tutte le sedute di laurea che si terranno in Ateneo.

“Posto Occupato – sottolinea la prof.ssa Spatari- assume per noi una particolare valenza quest’anno, indica infatti che quel posto avrebbe dovuto essere occupato,  proprio nella sessione estiva, da Lorena Quaranta”.

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