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Flessibilità e creatività, cosa scegliere? Parola alla psicologa

Flessibilità o creatività: cosa è meglio? Lo scopriamo con l’aiuto della psicologa Rosa Perfido, cercando di comprendere quale dei due aspetti privilegiare a seconda delle varie circostanze.

Pubblicato il 18 Luglio, 2020

La flessibilità e la creatività hanno sempre avuto un’accezione positiva che si sta però un po’ perdendo negli ultimi anni. Si tratta però di due concetti fondamentali nella vita moderna, dove tutto si evolve e cambia molto velocemente. Con l’aiuto della psicologa Rosa Perfido abbiamo approfondito il loro significato.

Cosa si intende per flessibilità e creatività?

“La flessibilità è adattabilità e tolleranza. In psicologia essere flessibili significa proprio questo: essere consapevoli di ciò che accade o si vive e rispondere a tale situazione in modo consapevole e intenzionale, mettendo da parte l’impulsività.

La creatività è la capacità di utilizzare adeguatamente la fantasia e l’invenzione. Prima avere un’idea creativa era indice di novità, oggi invece rappresenta quasi una soluzione sterile, vana e inconcludente poiché si scontra con altri preconcetti consolidati.

I due concetti sembrano essere strettamente correlati, ecco perché si spiega l’andamento di entrambi verso un unico verso”.

Quali sono le caratteristiche principali della creatività?

“Secondo la comunità scientifica internazionale la creatività si basa su due concetti: deve essere inedita e deve essere utile ed opportuna. Quando si parla di creatività non viene mai citata la flessibilità, perché in realtà i due concetti sono scissi e non sempre paralleli.

La creatività è soggettiva e soprattutto rappresenta un’attitudine psicologica; la flessibilità invece è oggettiva e rappresenta uno stile comportamentale.

Il pensiero creativo resta sempre tale ma nel momento in cui è esplicato può essere rimodellato, quindi adattato alla collettività”.

Chi sono le persone flessibili?

“Una mente creativa è una mente flessibile, in quanto genera nuove idee e riorganizza i pensieri confrontandosi con gli altri, supera gli schemi e reinterpreta le soluzioni, osservando i fatti da prospettive diverse.

La flessibilità è un tratto di personalità improntato all’apertura del cambiamento. Essere flessibili aiuta anche ad affrontare meglio le situazioni, soprattutto le difficoltà, senza farsi prendere dall’ansia, dalla rabbia o dallo stress.

In realtà siamo tutti un po’ flessibili e quindi creativi quando si riesce a modificare la propria giornata anche in pochi secondi con soluzioni “ad hoc”.

Come sfruttare al meglio creatività e flessibilità?

“Oggi i giovani usano poco la flessibilità e la creatività, troppo spesso si adagiano sull’idea convenzionale che il lavoro è sinonimo di precarietà o accettano per vere notizie senza neanche approfondirle.

Forse la colpa è anche degli adulti, poco concentrati a risvegliare in loro un senso di appartenenza e di autonomia tale da poter far capire che basta poco per “accendere la lampadina”. La relazione è il motore di tutto.

Un consiglio dunque potrebbe essere il continuo ciclo di comunicazione: un adulto che attiva la propria flessibilità e creatività per mettere in azione quelle dei giovani. Allo stesso tempo i giovani, attivati dagli adulti, spronano questi ultimi a incentivare la flessibilità e creatività in un circolo virtuoso senza fine”.

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