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Pubblicato il 20 Luglio, 2020

LA STORIA DEI RONDONI CAMPIGLIESI

Il festival dei rondoni di Campiglia nasce nel 2016 da un incontro fortuito durante un’uscita di birdwatching in un cimitero londinese tra Catherine Day, esponente di RSPB e responsabile di Chiswick Swifts e Eugenia Parisi.

Catherine parla con Eugenia del declino spaventoso nella popolazione di Rondone comune in Inghilterra a causa della chiusura dei fori nella ristrutturazione, della demolizione delle vecchie case e della costruzione di nuovi edifici privi di quei buchi essenziali alla nidificazione.


Eugenia allora sa appena cosa siano i rondoni ma ha ben in mente che a Campiglia Marittima, antico borgo toscano che frequenta da anni, ce n’è una spettacolare colonia. Decide d’informarsi e di aggregare le sensibilità locali sul tema aprendo una pagina facebook sotto il nome di Rondoni Campigliesi/Swifts of Campiglia.

Già nel giugno 2017, appoggiandosi ad un’associazione locale: Ente Valorizzazione Campiglia, riesce ad organizzare il primo festival dei rondoni campigliesi invitando lo zoologo Giuseppe Bogliani, dell’Università di Pavia a fare una presentazione di piazza focalizzata sulle incredibili caratteristiche del Rondone comune.

Nel marzo 2018 Eugenia attende a Tel Aviv la quinta Conferenza Internazionale sui Rondoni e ivi conosce, fra gli altri, Mauro Ferri, ideatore del Festival dei Rondoni a livello nazionale, e che invita insieme a Franco Sacchetti, autore del libro fumetto “Dove i rondoni vanno a dormire” ad essere relatore per la seconda edizione del festival campigliese del giugno dello stesso anno.

Incoraggiata dall’interesse suscitato anche da questa seconda manifestazione Eugenia si attiva per sensibilizzare residenti e turisti sull’importanza di tenere scelte conservative in occasione di rifacimenti dei tetti del borgo.

Scelte che permettano ai rondoni di continuare a nidificare tra i coppi. Riesce a fare introdurre nel regolamento edilizio (per ora solo come suggerimenti) norme a tutela dei nidi esistenti e progetta a tal fine (creando un modello in miniatura) una tegola speciale da inserire tra le tegole tradizionali per permettere la nidificazione anche nei tetti che usino coppi nuovi.

La realizzazione di tale tegola sarebbe un importante passo perché nonostante i numeri della colonia ancora alti – la stima è di più di 1000 rondoni – a Campiglia sono già andati persi tanti nidi.

Anche Eugenia scrive un libretto illustrato da colorare per bambini: “Le avventure di Falciotto” che racconta la vita di un rondone nato a Campiglia. Da questo libretto viene nel giugno 2020 tratto un video, ora disponibile in lingua italiana e francese sulla pagina facebook del progetto Rondoni Campigliesi.

Nel 2019 il festival è affiancato dalla mostra delle bellissime iskografie di Lothar Schiffler che con una tecnica particolare mette insieme migliaia di scatti per creare le linee di movimento degli uccelli e in particolare dei rondoni. Schiffler presenta il suo libro “Airlines” al Festival.

Fra un festival ed un altro Eugenia crea ‘la passeggiata dei Rondoni’ (The Swift Walk) un giro a tappe per le vie del borgo di Campiglia. Il percorso è segnato da 21 piastrelle di ceramica, ognuna accompagnata da una informazione sorprendente riguardante questo volatore straordinario.

Nonostante il Covid anche quest’anno il festival ha avuto luogo con un pochino di ritardo e con tutte le dovute precauzioni ma è stato un grande successo con oltre cento persone in piazza. L’evento è stato aperto dall’assessore dell’ambiente di Campiglia e Venturina, Elena Fossi, che ha dimostrato grande interesse e sensibilità per le tematiche sollevate nelle due presentazioni.


Silvia Ghignoli responsabile WWF della Riserva Naturale Regionale Padule Orti-Bottagone ha parlato di “Rondoni, rondini e balestrucci: in cerca di casa”. Campiglia infatti oltre al rondone, protagonista assoluto, ospita anche tanti balestrucci. Stefano Benucci invece ha fatto un intervento sull’avifauna che si può vedere a Campiglia e dintorni.

La piazza era corredata di pannelli espositivi con foto provenienti dal concorso e mostra dell’anno precedente, e in particolare immagini che illustravano la vita del rondone e la tipologia di nidi, sia tradizionali in tetti e muri che con esempi di nidi artificiali. Non mancavano i buonissimi ‘rondolci campigliesi’, biscottini speziati a forma di rondone.

Eugenia è stata invitata ad illustrare la storia del suo progetto alla Sesta Conferenza Internazionale sui Rondoni che si terrà a Segovia nel maggio 2021.


Aspettiamo inoltre il traguardo della quinta edizione del festival nel borgo nel giugno 2021, con grande interesse!

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