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CALLAS E ALTRE VOCI STRAORDINARIE A CHIOGGIA

Giovedì 23 e venerdì 24 LUGLIO ore 21.15 a Chioggia – nel pieno rispetto delle normative vigenti anticovid19 – va in scena uno degli spettacoli della stagione invernale ACQUA ALTA 2019/2020 che, causa emergenza sanitaria, non si è potuto svolgere.

Pubblicato il 21 Luglio, 2020

Giovedì 23 e venerdì 24 LUGLIO ore 21.15 a Chioggia – nel pieno rispetto delle normative vigenti anticovid19 – va in scena uno degli spettacoli della stagione invernale ACQUA ALTA 2019/2020 che, causa emergenza sanitaria, non si è potuto svolgere.

Grazie alla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura della Città di Chioggia e il Circuito Arteven/Regione del Veneto si va in scena all’Auditorium San Nicolò, nel pieno rispetto delle normative vigenti anticovid19.

In palcoscenico la compagnia Ersiliadanza con la nuova creazione CALLAS E ALTRE VOCI STRAORDINARIE, coreografie di Laura Corradi, spettacolo creato con Midori Watanabe, Carlotta Plebs, Alberto Munarin, brani interpretati da Maria Callas da Verdi, Puccini, Bizet; e ancora canto dei monaci delle istituzioni monastiche di Gyuto Tibet nonché altre musiche di Alva Noto, Ezio Bosso, Zach Ensey.

“Ci sono suoni che incantano – scrive la coreografa Laura Corradi nelle sue note allo spettacolo – che fermano il tempo, che riportano a zero, trascinano in alto, nell’aria, e poi molto in basso, nella terra e in acque profonde. Entrano nel corpo e vibrano con il sangue, rallentano il cuore e ripuliscono il pensiero. E poi d’un tratto non c’è più corpo, mare, né teatri né pubblico, non si distingue più nulla, solo un acuto sublime che si stacca verso l’alto e resta sospeso. E non c’è più tempo, in quel tempo irreale e incantato che è più vicino alla verità di qualsiasi altro, quando ci si sparpaglia l’anima in quel tutto che sta fuori di noi, e diventiamo parte di una polvere che danza e canta sospesa, fatta di particelle tutte uguali, tutte della stessa origine, della stessa sostanza, forse davvero quella dei sogni”.

E prosegue: “Si allontana la terra e sempre meglio si intravede l’universo, grande intreccio di percorsi, luogo di incontri e di abbandoni. Mi piace pensare che questa nave oggi è un luogo prescelto, un micro mondo in cui possiamo intuire che siamo solo atomi, che quello di cui oggi sono fatta in passato non apparteneva a me e comporrà un altro corpo domani, di donna, uomo o animale. E penso che le voci straordinarie che si incrociano su questo mare, voci irreali perché vanno oltre le potenzialità umane, sono anima, libertà, emozione pura. E ancora voglio pensare che non è strano che la voce di Callas oggi si mescoli ai canti delle balene, perché forse proprio ora stiamo respirando le stesse molecole di ossigeno che respirò lei quel giorno in cui cantò Puccini, quando in questo mare si persero le lacrime di Cio Cio San…Perché la vita è un continuo riciclo”.


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