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L’appello del presidente di Confesercenti: “Rimandate le scadenze fiscali”

Pubblicato il 21 Luglio, 2020

Il presidente di Confesercenti Prato, Mauro Lassi, ha scritto una lettera agli esponeneti politici pratesi,  sindaci,   parlamentari e ai consiglieri regionali , per chiedere un rinvio delle scadenze fiscali. “Mi trovo costretto a scrivervi questa mia per sollecitarvi ad adoperarvi perché le scadenze fiscali che sono previste per il prossimo futuro siano oggetto di un provvedimento di slittamento e di rateizzazione”.

“Sono perfettamente cosciente – che questa mia richiesta, non attiene ai vostri compiti istituzionali e nemmeno alle istituzioni dove state operando in quanto materia esclusiva del Governo del nostro Paese. Ma ve lo chiedo in quanto rappresentanti di una comunità che sta attraversando un momento di grave crisi e soprattutto ve lo chiedo in quanto rappresentanti politici di quei partiti, che siano maggioranza o minoranza poco importa, e che hanno la facoltà di prendere una decisione in tal senso. Non spostare le scadenze fiscali è un grave errore: da oggi sino a fine mese c’è un maxi-ingorgo di termini e adempimenti fiscali che va assolutamente evitato. Anche perché rischia di drenare la liquidità di tantissimi imprenditori, già messa a dura prova dalle difficoltà sorte per effetto dei provvedimenti restrittivi alle libertà personali ed alle attività produttive e commerciali imposte per arginare l’espandersi dell’epidemia da Covid-19″.


“Il combinato dei prelievi fiscali rimandati nel periodo del lockdown- prosegue il presidente di Confesercenti -, di quelli ordinari che dovrebbero essere rimandati ora relativi alla dichiarazione dei redditi, di quelli straordinari in scadenza a settembre e i versamenti relativi al II acconto delle imposte sui redditi e dell’IMU, potrebbero scatenare la ‘tempesta perfetta’ sulle imprese, con grave rischio soprattutto per le attività piccole e medie. Una situazione che potrebbe portare molti contribuenti a non essere in grado di rispettare le scadenze. La soluzione corretta sarebbe far slittare i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi almeno fino alla fine di ottobre, per evitare un altro ingorgo che si profila con la scadenza del 30 settembre, e, soprattutto, la possibilità di rateizzare i versamenti per un congruo periodo di tempo, anche oltre la fine del corrente anno fiscale”.

Gli eventi eccezionali di quest’anno dovrebbero infatti indurre il Governo a superare la sacralità della scadenza del 31 dicembre imposta per esigenze di bilancio pubblico e concedere la possibilità di rateizzare le prossime scadenze con pagamenti anche oltre la fine dell’anno per evitare che tante imprese rischino la chiusura definitiva: riteniamo che sia più lungimirante incassare un po’ più tardi ma incassare, anziché causare una chiusura indiscriminata di tante piccole realtà imprenditoriali. Sicuro di un vostro positivo interessamento, con l’occasione gradite cordiali saluti ed auguri di buon lavoro”.

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