Pubblicato il 24 Luglio, 2020
La Procura indaga per truffa ai danni dello Stato dopo l’esposto della Fiom Genova contro Arcelor Mittal che aveva chiesto, durante il lockdown, la cassa integrazione covid per i dipendenti. Per la Fiom sarebbe stato un uso illegittimo perché l’azienda aveva ottenuto anche la deroga per continuare a lavorare anche nei mesi di blocco. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto ha delegato il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza, guidato dal colonnello Maurizio Cintura.
Arcelor Mittal: l’esposto della Fiom
Il segretario della Fiom Bruno Manganaro aveva evidenziato come Mittal avesse messo i lavoratori in cassa-covid subito dopo aver chiesto con due lettere formali alla Prefettura la ripartenza, in deroga alla normativa sul lockdown, di due linee di produzione, la banda stagnata e la linea di zincatura 3. La riapertura era stata concordata con i sindacati dopo la sanificazione e la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro ed era stata chiesta dall’azienda per poter rispondere agli ordini che arrivavano anzitutto dalla filiera alimentare.