« Torna indietro

assembramenti da movida

assembramenti da movida

Assembramenti da Movida, scattano i sigilli per il Maestrale di Otranto

Pubblicato il 24 Luglio, 2020

Continuano a far parlare di sé, in questa estate 2020, gli assembramenti da movida e la sanzioni che scaturiscono da essi. Siamo ormai nel cuore dell’estate salentina e i locali, soprattutto quelli delle località marittime, continuano a far registrare numeri importanti di visitatori, tanto che diventa quasi impossibile far rispettare le norme di distanziamento sociale. Aumentano, però, anche i contagiati da Coronavirus nelle ultime ore e, quindi, dovrebbe salire di pari passo l’attenzione. Nella notte del 19 luglio, intorno alle due, i poliziotti della Squadra Volanti del Commissariato di Otranto, nel corso dell’attività di controllo sul corretto adempimento delle misure previste dal D.L. n.19/2020 e D.L. n.33 del 16 maggio 2020, voluta dal Questore di Lecce per verificare il rispetto delle norme finalizzate a ostacolare la diffusione del virus Covid-19, sono intervenuti presso il lungomare degli Eroi ad Otranto, a ridosso del “Maestrale”, uno dei punti di riferimenti per la movida estiva salentina. Il ben noto locale, punto di attrazione storica della cittadina idruntina, catalizzatore della movida estiva, noto nel Salento per la location particolare, attestata su di un molo proiettato all’interno del golfo di Otranto, proprio quella sera aveva avviato la propria attività nell’estate 2020, con la rituale inaugurazione della stagione. E proprio la tardiva apertura e l’inaugurazione, probabilmente, hanno attirato nel locale, nelle immediate adiacenze e sull’intero molo, quelle che potevano essere stimate in circa 1000 persone, assembramenti da movida in tutta l’area destinata all’attività commerciale del locale e, senza soluzione di continuità, su tutta l’area del molo Santi Martiri, dove è ubicata la predetta struttura. 

Assembramenti da movida, la Polizia interviene

Assembramento Maestrale Otranto

Il personale intervenuto, per evidenti ragioni di Ordine Pubblico e di Sanità per evitare assembramenti da movida, da un lato si è limitato a constatare il gigantesco assembramento, dall’altro ha contattato telefonicamente i titolari della struttura, i quali sono intervenuti fuori dall’area del locale ed, unitamente agli agenti del Commissariato, hanno rilevato l’entità dell’affollamento/assembramento all’interno dei loro spazi ed in tutta l’area circostante del molo. L’attività degli agenti si è limitata al mero accertamento della situazione evidente e allo scatto di qualche foto per descrivere il momento del controllo, ma non è andata oltre per l’evidente impossibilità di procedere in sicurezza a dissipare l’assembramento, visto che tanta gente, tra quella presente, si assembrava anche a ridosso delle parti del molo più prospicenti al mare. Dopo aver fatto tutti gli accertamenti sulla tipologia di attività e sull’esistenza delle relative autorizzazioni, la Polizia ha accertato la sussistenza degli elementi essenziali costituenti le attività in atto, ha contestato la rilevanza omissiva dei comportamenti assunti dai titolari dell’attività così come accertato durante le fasi di verifica operata dagli agenti della Volante. Si è così evidenziato che i titolari non si sono attenuti alle misure adottate per contrastare e contenere il diffondersi del “virus COVID-19”, in quanto non osservavano e non facevano nulla per fare osservare le misure di distanziamento sociale. Oltre alla sanzione amministrativa il Commissariato ha ritenuto, per impedire la reiterazione della violazione da assembramenti da movida, di disporre la misura cautelare immediata della chiusura provvisoria dell’esercizio per una durata di 5 giorni, eventualmente da scomputare dalla sanzione accessoria definitivamente irrogata, in sede di sua esecuzione. L’opportunità dell’irrogazione di un ulteriore periodo di chiusura dell’attività è rimessa al vaglio della locale Prefettura. Un’altra chiusura per assembramenti da movida, quindi, in questa che sembra essere davvero un’estate infuocata in tal senso.

About Post Author