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Ariano Irpino – Comunali, il Psi abbandona di nuovo il tavolo del centrosinistra tra accuse e pretesti. Resta il nodo del sindaco

Pubblicato il 27 Luglio, 2020

Ariano Irpino – Verso le comunali, il Partito socialista abbandona ancora una volta il tavolo del centrosinistra, che era stato convocato il 26 luglio scorso presso un noto ristorante di Ariano Irpino per procedere alla stesura del programma politico ed amministrativo da porre a base dell’alleanza ed intorno al quale costruire il nome del candidato sindaco di tutta la colazione così costituita.

Alle trattative erano presenti i rappresentanti del Partito democratico, della Sinistra italiana, del Partito socialista e di alcune espressioni civiche. Secondo gli accordi ogni forza politica o eventuale lista civica avrebbe dovuto partecipare con massimo due esponenti, invece – per quanto si apprende – quella regola non sarebbe stata rispettata così al tavolo sarebbero giunti ulteriori esponenti politici rispetto ai quali il Psi avrebbe iniziato a sollevare perplessità e contestazioni, incassate dal Pd come un pretesto per far saltare il banco proprio quando la discussione si stava avviando sulla strada della concretezza sul piano della proposta programmatica.

Secondo il Pd le eccezioni sollevate dai socialisti erano finalizzate ad estromettere dalla discussione alcuni rappresentanti politici non graditi. Inoltre per quel partito avevano partecipato il segretario provinciale, Giuseppe Romano, già sindaco di Grottaminarda e il segretario cittadino di Ariano Irpino, Roberto Cardinale, che non avrebbe espresso alcuna opinione su quanto stava accadendo, lasciando a Romano la facoltà di interloquire in esclusiva: circostanza, pare, non gradita agli interlocutori.

E si riparte con il centrosinistra, senza il Psi, che continuerà a lavorare per trovare l’intesa programmatica con gli attuali alleati e con chi avrà manifestato la volontà di condividere le idee ed i valori espressi dalla coalizione e con i socialisti che continuano a puntare sul loro candidato sindaco, che è Enrico Franza. Il Pd ha manifestato la volontà a riprendere il confronto con il Psi, ma il nodo resta quello del candidato sindaco e poiché al momento l’unica forza politica del centrosinistra in grado di esprimerlo è il Partito socialista, ne deriva una frizione non sanabile.

Anche il Partito democratico o altre formazioni politiche potrebbero indicare un nome da sottoporre alla coalizione, ma finora la circostanza non si è verificata e quindi il Psi continua a blindare Enrico Franza. Insomma, un gioco a carte coperte che non sembra stia giovando alla discussione.

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