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Inceneritore Tarquinia, è guerra tra Comune e A2A

La A2A Ambiente Spa chiede 180 giorni per presentare delle integrazioni e rispondere alle osservazioni sull’impianto di recupero energetico. Il Comune di Tarquinia si oppone e scrive alla Regione Lazio che risponde a favore dell’azienda.

Pubblicato il 27 Luglio, 2020

La A2A Ambiente Spa chiede 180 giorni per presentare delle integrazioni e rispondere alle osservazioni sull’impianto di recupero energetico. Il Comune di Tarquinia si oppone e scrive alla Regione Lazio che risponde a favore dell’azienda.

Il 30 Giugno durante la CDS sul progetto di un “Impianto di recupero energetico Tarquinia ubicato il loc. Pian d’Organo – Pian dei Cipressi a Tarquinia”, la A2A Ambiente Spa, in qualità di proponente aveva dichiarato di riservarsi di rispondere alle varie osservazioni, e note presentate dalle amministrazioni e da vari soggetti presenti e invece di farlo, correttamente come avrebbe dovuto fare, ha presentato una di richiesta di integrazioni, con un termine di 180 giorni.

Il Sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi ha immediatamente inviato una lettera alla Regione Lazio per opporsi a tale richiesta, reputata, inammissibile dichiarando:

“Ritengo che 180 giorni di tempo per rispondere alle note presentate in sede di CDS, siano pretestuose e violativi ai termini previsti, per un iter come quella della conferenza dei servizi che dovrebbe durare 90 giorni in tutto. La Regione Lazio nel frattempo ha, però risposto favorevolmente alla richiesta delle integrazioni, della A2A, senza tenere conto delle nostre rimostranze, per questo ci opporremo nelle sedi competenti”.

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