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Il sindaco Biffoni vuole risposte certe e in tempi brevi dalla ministra Azzolina

Pubblicato il 28 Luglio, 2020

Le linee guida per i servizi scolastici per i bimbi 0-6 e per il trasporto scolastico, ormai indifferibili; la necessità di un protocollo sanitario attento per essere pronti ad affrontare qualsiasi evenienza; una maggiore flessibilità nell’uso dei fondi Pon o un incremento delle risorse per la scuola; più attenzione agli insegnanti precari; la gestione degli alunni provenienti da paesi stranieri che arrivano durante l’anno. Sono questi i principali temi che il presidente il sindaco Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana, ha illustrato al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, durante l’incontro che si è svolto stamani a Firenze al Tavolo regionale per la ripresa della scuola.
“La presenza del ministro sul territorio è un segno di attenzione che apprezziamo, stiamo lavorando in tutti i Comuni perché si riparta a settembre con le lezioni in classe: i dubbi possono essere sul come, non sul se. Attendiamo in tempi brevi le Linee guida sullo 0-6 – ha sottolineato Biffoni – perché abbiamo bisogno di risposte certe e in tempi brevi anche per le famiglie che hanno bisogno di sapere cosa accadrà a settembre per potersi organizzare”.
Altri argomenti urgentissimi sono quelli dei protocolli sanitari da applicare in caso di necessità e del trasporto scolastico e pubblico: “Anche qui servono le Linee guida dal ministero dei Trasporti. In Toscana oltretutto abbiamo un problema contingente, dovuto alla fase di passaggio dell’affidamento del servizio dopo la gara sul Tpl; ma senza indicazioni è complicato far fronte all’organizzazione di un servizio fondamentale”.


Biffoni ha indicato altri due problemi da risolvere: “Come sindaco e presidente Anci Toscana ho incontrato i precari della scuola, una realtà che il ministro conosce bene: segnalo la forte preoccupazione di questi insegnanti” ha detto. Infine, la questione degli arrivi degli studenti nel corso dell’anno, un problema che a Prato si ripete ogni anno con numeri importanti: “Si tratta di centinaia di bambini e ragazzi, anche non italofoni, in età di obbligo scolastico – ha precisato Biffoni – Una situazione che si faceva fatica a gestire prima dell’emergenza, figuriamoci ora dove il numero di studenti per classe deve tenere conto anche delle indicazioni sul distanziamento”.
Accolta con favore dal ministro l’idea di utilizzare spazi extra scolastici per lo svolgimento della didattica: “Mi fa piacere che l’idea che io stesso ho lanciato lo scorso maggio al Centro Pecci, in occasione della riapertura dei musei, sia stata accolta favorevolmente dal ministro Azzolina – conclude Biffoni – I Comuni sono pronti a mettere a disposizione i luoghi della cultura e non solo per gli studenti; una soluzione che ha un valore ulteriore rispetto a una semplice questione di spazi e distanze da rispettare”.

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