Tre funzionari dell’Aipo sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Reggio Emilia con l’ipotesi di reato di disastro colposo in merito all’esondazione del torrente Enza, al confine tra le province di Parma e di Reggio Emilia, che avvenne nella notte del 12 dicembre 2017. Il centro di Lentigione fu invaso dall’acqua e ci furono decine di sfollati. La Procura infatti ha concluso le indagini preliminari, portate avanti dal Nipaaf dei carabinieri forestali: tre funzionari dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po non avrebbero effettuato tutti i passaggi previsti per cercare di impedire l’alluvione. L’evento metereologico è stato classificato come “non eccezionale escludendo fin da subito un difetto strutturale della difesa idraulica della sponda reggiana nonchè ha accertato un deficit della sommità arginale nel tratto collassato”. Secondo le indagini una delle cause dell’esondazione è stato il cattivo funzionamento idraulico delle due casse di espansione di Montecchio Emilia e Montechiarugolo. Ci sarebbe poi stata la “mancata comunicazione delle criticità metereologiche contenute nei diversi bollettini emanati dalla competente Agenzia Regionale”.
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