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Animali e uomini: compagni di viaggio

Cani e gatti al tempo del Coronavirus: 5 spunti di riflessione

Cani e gatti: durante il lockdown amici e alleati preziosi. attraverso delle interviste, a esperti e no, scopriamo qualche elemento in più sul nostro rapporto con gli animali e su ciò che è successo…

Pubblicato il 29 Luglio, 2020

Animali da compagnia: cani, gatti soprattutto, e non solo, se comprendiamo tutte le specie che convivono con noi umani nell’ambiente domestico. Compagni preziosi che durante l’emergenza ed il lockdown abbiamo imparato a conoscere di più, se non altro per il maggior  tempo trascorso con loro e, se dobbiamo essere sinceri, abbiamo anche apprezzato più del solito per i momenti di libertà che ci hanno regalato. Ma come hanno vissuto esattamente le persone il loro rapporto con gli animali da compagnia? È cambiato qualcosa? Ed ora, che tutto sembra tornare a una cauta normalità, il nostro rapporto con gli animali come è? Abbiamo intervistato un po’ di persone a Brescia e provincia, esperti e no, che hanno vissuto questi momenti con almeno un animale. Ecco una fotografia di quel che ne è risultato.

Animali Maestri

Paure, fobie, solitudine. Se ci guardiamo alle spalle possiamo trovare questo e molto altro, in giorni che sembravano interminabili con informazioni spesso discordanti. Tra tante domande, tra moduli da aggiornare e liste di cose da fare e da evitare, c’era una certezza, un punto fermo nelle nostre vite. I nostri amici animali erano li e semplicemente con il loro esserci erano un grandissimo aiuto. Gli antichi naturalmente sapevano, molto meglio di noi, che dagli animali bisogna imparare, e miti, leggende e fiabe sono li a testimoniarlo. È la convinzione di Maria, 50 anni, un lockdown passato con tre gatti e un cane: “ durante la quarantena” – racconta –  “ho avuto modo di riflettere su me stessa ed anche sul mio rapporto con i miei amici a quattro zampe. Anche se vivono con me da anni e se me ne prendo cura nel migliore dei modi, solo in questo periodo ho compreso molti loro insegnamenti. Il principale è stato quello di farmi accorgere della qualità del tempo che non è un vuoto da riempire, come abbiamo in mente spesso noi umani, bensì un pieno da svuotare. In questa prospettiva ogni azione, ogni gesto, assume un rilievo differente”. Anche Giovanni, bresciano doc e amante dei cani (due Beagle con lui in quarantena) ha avuto modo di imparare dai suoi compagni: “Ho compreso, in questo periodo più che mai, la bellezza di una comunicazione semplice, diretta che spesso noi umani non vogliamo perché la riempiamo di paure, di finzioni, di piccoli inganni che in situazioni di necessità non fanno altro che complicare le cose”.

Un aiuto per il nostro benessere

Oltre ai vari insegnamenti che gli animali da compagnia ci hanno dato in questo periodo, non bisogna dimenticare né sottovalutare gli effetti benefici che hanno avuto sulla nostra psiche e sul nostro corpo. In una situazione certamente stressante e insolita, gli amici a quattro zampe hanno rappresentato una vera e propria risorsa. La convivenza con un animale, si sa, ha ricadute sociali positive sia per l’individuo sia per il nucleo familiare. E proprio durante il Covid queste caratteristiche si sono evidenziate con grande importanza. “Vi erano momenti” – racconta Raffaele di Desenzano – “dove il nostro gatto riusciva a calmare la tensione familiare. Io e mia moglie, con i nostri due bambini, all’inizio eravamo spesso nervosi, insicuri. Ma il gatto, quasi percepisse questi momenti, ci aiutava, ci faceva sentire la sua presenza, giocava, e per noi è stato davvero un grande aiuto”. D’altronde sul sito del Ministero della Salute possiamo leggere argomenti che vanno in questa direzione e addirittura troviamo scritto: “La presenza di un animale in casa può considerarsi una grande opportunità per tutta la famiglia, sia da un punto di vista educativo che sociale. Grandi e piccini possono trarne benefici, soprattutto in questo momento di disagio e difficoltà”. Oltre agli antichi anche la scienza conferma l’importanza di questa interazione, che apre nuove vie al benessere. Endorfine, ossitocina, dopamina sono solo alcuni dei nomi che il meraviglioso laboratorio chimico del nostro corpo produce per il nostro benessere quando siamo in compagnia di un animale.

Passata è l’emergenza…

E ora che l’emergenza è passata, è cambiato qualcosa nel nostro rapporto con gli animali, nella nostra modalità di vederli, di approcciarci a loro, di considerarli? Giovanna, veterinaria da anni e residente in città non ha dubbi al riguardo: “Paradossalmente questa esperienza ha portato a una maggiore distinzione tra le  persone e, di conseguenza, a una netta differenza nei loro comportamenti” sospira. “Vi è chi ha fatto un ulteriore balzo in avanti, aumentando la sua coscienza e la sua sensibilità con gli animali, proprio perché ha avuto modo di riflettere, di osservare, di farsi domande, e dunque di cambiare. In questo caso ciò che abbiamo vissuto ha rappresentato una sorta di fase evolutiva. Poi c’è chi è ritornato ai comportamenti usuali, anzi in realtà forse è anche peggiorato. Sono le persone che hanno usato gli animali soltanto per avere un po’di libertà, ma non hanno approfittato di questo momento per far star bene anche i loro amici pelosi. E, dispiace dirlo, dopo il lockdown sono aumentati sensibilmente anche gli abbandoni”.

Il mondo del dopo

Il mondo post Covid certamente ci ha portato a riflettere su molte cose. Ci ha portato a sondare anche i nostri comportamenti quotidiani con intensità, da quelli affettivi, a quelli lavorativi, a quelli legati alla nostra realtà ed al contesto in cui ci troviamo a vivere. Il rapporto con gli animali è certamente un aspetto molto importante nella nostra società, dove il mercato degli animali da compagnia rappresenta un business davvero importante. Aldilà di apparenze e di mode, di affermazione del proprio Ego e di compensazioni, questo momento ci ha dato la possibilità di interrogarci veramente su che cosa rappresentano per noi gli animali, sul ruolo che gli diamo, su come impostiamo la nostra vita e le relazione con loro.

Domande per capirci un po’ (di più)

Alla fine la domanda che sembrano rivolgerci i nostri amici a quattro zampe può suonare così: ”Siete veri o indossate una maschera quando ci volete con voi? Ci considerate degli oggetti, dei giocattoli o davvero c’è un rispetto nei nostri confronti?” Amore vero o apparenze? Rispetto o possesso? Moda o convinzione? Ciascuna di queste domande ci conduce a conoscere meglio il nostro rapporto con il mondo animale. Un mondo che condivide con noi la vita su questo pianeta, nei suoi aspetti più tristi ma anche in quelli gioiosi e quotidiani. Un mondo che in questo periodo ci ha aiutato e supportato.

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