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Servizi cimiteriali, Uil contro De Luca: 250 feretri fermi, 9 lavoratori licenziati

Pubblicato il 29 Luglio, 2020

“All’incirca un anno fa, il sindaco di Messina De Luca si vantava di aver scoperchiato, nei servizi cimiteriali, l’ennesimo ‘verminaio’ cittadino e comunicava, gridando allo scandalo, di avere smantellato una consolidata gestione caratterizzata da autonomia amministrativa. Il tutto si chiudeva senza denunciare nè reato nè colpevoli” dichiara il segretario generale della Feneal Uil di Messina e Palermo Pasquale De Vardo.

“Nel raccogliere il disperato ed accorato appello di un folto gruppo di lavoratori, desideriamo denunciare all’opinione pubblica quanto sta avvenendo nei cimiteri messinesi. A seguito di un accordo quadro del dipartimento affari generali del Comune di Messina (determina n. 6929 del 04/10/2019) l’amministrazione cittadina, con un solo colpo di spugna, è riuscita a realizzare un’operazione devastante per le casse comunali che, contestualmente, ha provocato la perdita del posto di lavoro per 9 lavoratori. Quest’ennesima vicenda caratterizzata da licenziamenti e dramma sociale, trae origine dalla sostituzione, nella gestione dei compiti istituzionali del Servizio cimiteri, della piattaforma informatica esistente che, dopo anni di continui step evolutivi, ha consentito all’amministrazione comunale il pieno controllo delle procedure amministrative e della programmazione dei lavori di polizia mortuaria”.

Fino al mese di novembre 2019 – prosegue la Uil – le procedure avvenivano attraverso un flusso dati telematico. Tale procedimento, trasparente e a prova di interferenza da parte di soggetti terzi (impresari funebri, imprese di lavori marmorei, azienda appaltatrice del comune, dipendenti comunali, ecc.), ha permesso il raggiungimento degli obiettivi di trasparenza, di assoluto rispetto dell’ordine cronologico e del controllo telematico sull’esecuzione dei lavori attraverso i tablet in dotazione, secondo un rigoroso ordine di esecuzione derivante dalla cronologia del pagamento eseguito. Inoltre, la piattaforma ha consentito, come facilmente verificabile, di triplicare gli incassi del comune dal 2013 senza aumentare i costi e compensando la graduale diminuzione dei dipendenti che nel 2019 sono, addirittura, dimezzati rispetto a quelli del 2013. Il costo del servizio, comprensivo della spesa per la prestazione dei 9 lavoratori, era all’incirca di 260.000,00 euro. È ben risaputo che il dipartimento Cimiteriale di Messina ha fruito del servizio ottenendo efficienza, trasparenza amministrativa e gradimento da parte della collettività”.

“L’amministrazione De Luca, attraverso una semplice determina e senza un’oggettiva analisi della problematica – denuncia la Feneal Uil – ha deciso di stravolgere un servizio efficiente assegnando a mezzo di affidamento diretto il sistema di gestione dei servizi cimiteriali alla Maggioli srl ad un costo di 675.000,00 euro con l’annesso licenziamento in tronco di tutti i lavoratori impegnati con la precedente azienda e ponendo a carico della collettività il costo aggiuntivo di addetti comunali, di un nuovo hardware ed eventualmente altri costi  per le implementazioni e lo sviluppo della piattaforma simel2 che, per obbligo capitolare, doveva comunque garantire almeno le funzionalità informatiche esistenti”.

 “La decisione della giunta De Luca rappresenta un atto amministrativo incomprensibile ed antieconomico  per le casse comunali messinesi. Come se non bastasse, sta causando enormi disservizi alle famiglie che giornalmente sono costrette loro malgrado a rivolgersi ai servizi cimiteriali. Inoltre, tutto l’indotto generato dalle trasformazioni dei manufatti cimiteriali è paralizzato, verosimilmente per l’incapacità di effettuare la bollettazione e le annesse operazioni di cui si è sottovalutata la portata. Questo caos gestionale sta provocando un grave intasamento del servizio poiché l’utenza paga i dovuti tributi ma non riceve il relativo servizio. Infatti, abbiamo appreso con sdegno che oltre 250 feretri sono fermi nel deposito del Gran Cimitero in attesa della tumulazione e che le famiglie, già prostrate dal dolore, sono quotidianamente costrette a fare la spola dal deposito agli uffici cimiteriali nella vana speranza che il proprio congiunto possa trovare la sistemazione definitiva”.

“Una vicenda – conclude la Uil – che ci offende profondamente e che si innesta con la gestione del servizio di seppellimento da parte dalla Lutiviem srl, azienda con la quale presto ci confronteremo a causa dei forti ritardi nei pagamenti delle retribuzioni ai lavoratori”.

“Riteniamo indispensabile che la giunta De Luca riporti, al più presto, la necessaria chiarezza e l’indispensabile efficienza nei servizi cimiteriali di Messina al fine di garantire i dovuti servizi alla collettività e, al tempo stesso, i diritti di tutti i lavoratori impegnati all’interno del Gran Camposanto, a partire dai 9 lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e nei confronti dei quali è improcrastinabile prevedere un reimpiego” ha concluso il segretario De Vardo.

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