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Colpisce una donna con una bottiglia e la deruba, arrestato nigeriano. In manette altri 3 extracomunitari

Colpisce una donna con una bottiglia e la deruba, arrestato nigeriano. In manette altri 3 extracomunitari, un marocchino e 2 somali.

Pubblicato il 30 Luglio, 2020

Colpisce una donna con una bottiglia e la deruba, arrestato nigeriano. In manette altri 3 extracomunitari, un marocchino e 2 somali. A far scattare le manette sono stati gli agenti della Polizia di Stato di Firenze che ha arrestato in poche ore 4 persone ritenute responsabili a vario titolo di rapine e borseggi messe a segno nel capoluogo toscano.

Il primo a finire in manette, grazie alle immediate indagini della Squadra Mobile di Firenze, è stato un cittadino nigeriano di 31 anni, ritenuto responsabile dell’episodio avvenuto venerdì scorso quando un uomo, dopo aver colpito con una bottiglia in testa la vittima, una 48enne peruviana, le ha portato via il telefonino.

Il cittadino straniero, già noto alle forze di Polizia, proprio pochi giorni prima dell’episodio era stato denunciato per un’analoga rapina messa a segno con le stesse modalità e sempre ai danni di un cittadino sudamericano.

La sua ultima vittima ha raccontato alla Polizia che intorno alle 14 di venerdì, dopo essere scesa dalla tramvia, si era incamminata in via dei Marignolli (zona Novoli) e stava effettuando una chiamata con il proprio cellulare.

Durante il tragitto la donna è stata avvicinata da un cittadino straniero con i capelli “rasta” che, dopo averle chiesto di consegnarle il telefonino, senza aspettare alcuna risposta, l’ha colpita sulla fronte con una bottiglia, strappandole l’oggetto di mano.

La scena è stata notata da un passante, un cinquantenne fiorentino, che ha inseguito il rapinatore chiedendogli di restituire il maltolto.

Il nigeriano, raggiunto in via Mariti, ha lanciato il telefonino contro il suo inseguitore mentre continuava a brandire in mano la bottiglia rotta e riuscendo così ad allontanarsi.

Le indagini dei “Falchi” della Squadra Mobile si sono subito concentrate su quell’episodio avvenuto in zona alcuni giorni prima con le stesse modalità e che vedeva come indagato proprio il 31enne nigeriano.

L’uomo è stato subito riconosciuto sia dalla vittima della rapina di venerdì, sia da un paio di testimoni.

Gli investigatori della Squadra Mobile hanno poi passato al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona grazie alle quali sono riusciti a ricostruire la via di fuga del rapinatore e ad evidenziare gli abiti indossati durante il colpo.

Ieri mattina, ricercato dagli agenti, il cittadino nigeriano è stato rintracciato intorno alle 10 in via Baracca. Nel suo zainetto la Polizia ha recuperato gli stessi vestiti che aveva al momento della rapina.

L’uomo, sottoposto a fermo in attesa di convalida, è finito a Sollicciano, indiziato del reato di rapina e lesioni.

Nel tardo pomeriggio di ieri gli agenti del Commissariato di Rifredi hanno invece arrestato un borseggiatore sulla tramvia diretta a Scandicci all’altezza della fermata “Leopolda”.

Vittima questa volta un 83enne che mentre era sul mezzo insieme alla moglie e si è sentito sfilare il cellulare dal taschino della camicia.

La Polizia, che in quel momento era appostata sul convoglio e stava proprio tenendo d’occhio l’autore del furto, è subito intervenuta bloccando il ladro.

L’uomo, un cittadino marocchino di 37 anni già noto alle forze di Polizia, è finito in manette con l’accusa di tentato furto pluriaggravato e la refurtiva è stata subito recuperata.

Infine, gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Toscana, coordinati dalla Questura di Firenze, hanno arrestato per rapina due cittadini somali di 29 e 32 anni.

La pattuglia è stata fermata direttamente dalla vittima, un 60enne fiorentino, nei pressi di piazza Stazione.

L’uomo ha subito raccontato che intorno alle 22 stava passeggiando nei giardinetti della piazza quando è stato improvvisamente afferrato alle spalle con un braccio all’altezza del collo.

L’aggressore gli ha poi sfilato il cellulare dalla tasca della camicia. Alla scena ha assistito un cittadino senegalese di 20 anni che è intervenuto in soccorso del fiorentino cercando di fargli restituire il telefono appena rubato.

Di tutta risposta il giovane è stato minacciato dal rapinatore e da un suo complice che brandivano entrambi in mano delle bottiglie rotte.

Il 20enne è stato così costretto a desistere e i due malviventi si sono dati alla fuga.

Ma la Polizia è subito intervenuta e i due fuggitivi, fermati non molto distante, sono entrambi finiti a Sollicciano.

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