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Operazione “Cassa continua”, colpita la cosca Labate

Pubblicato il 31 Luglio, 2020

Colpita la cosca di ‘ndrangheta dei Labate. Questa mattina, infatti, i Carabinieri di Reggio Calabria, nel corso dell’operazione denominata “Cassa continua”, hanno arrestato 6 soggetti (due ai domiciliari) presunti appartenenti al sodalizio criminale.

Le accuse sono di estorsione, detenzione di armi da guerra, comuni da sparo e clandestine, trasferimento fraudolento di valori.

Nel corso dell’operazione, è stato inoltre notificata la sospensione per dodici mesi dall’esercizio di pubblico ufficiale a una dipendente del Comune di Reggio e sequestrate le quote e il patrimonio dell’impresa di onoranze funebri “Croce Amaranto”.

Le indagini sono iniziate dopo l’arresto di Francesco Toscano, avvenuto il 16 giugno del 2017, a seguito del rinvenimento di armi d’assalto. Da intercettazioni telefoniche e ambientali è emersa la riconducibilità di quelle armi ad un più ampio gruppo di persone inserite nella cosca Labate che ha il controllo della zona Gebbione di Reggio Calabria. Dagli accertamenti è emersa anche un’estorsione, mentre una tentata estorsione sarebbe stata compiuta nei confronti di un imprenditore del settore onoranze funebri concorrente della società “Croce Granata”, riconducibile a due degli arrestati, società destinataria di una interdittiva antimafia e mutata poi in “Croce amaranto”. La dipendente del Comune è accusata di rivelazione di segreti d’ufficio aggravato dalle modalità mafiose, perché, venuta a conoscenza dell’interdittiva antimafia, subito dopo si è recata da uno degli arrestati per informarlo, essendo a conoscenza della reale titolarità della ditta.

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